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Lunedì nero per la Juve: 10 punti di penalizzazione per le plusvalenze e sconfitta in campo. Addio Champions

Il 22 maggio 2023 sarà ricordato dalla Juve come un giorno veramente nefasto: mazzata dalla Federcalcio per le plusvalenze e umiliante sconfitta per 4 a 1 perfino a Empoli – Allegri: “Ci vuole rispetto per chi lavora” – Ora in casa bianconera può succedere di tutto

Lunedì nero per la Juve: 10 punti di penalizzazione per le plusvalenze e sconfitta in campo. Addio Champions

Il lunedì nero per la Juve. I bianconeri prima incassano 10 punti di penalizzazione dalla Corte d’Appello Federale per il caso plusvalenze, poi perdono 4-1 a Empoli e complicano in modo quasi irreversibile le chance di Champions, lasciate invece aperte dalla sentenza. Allegri bissa così il disastro di Siviglia, proprio una settimana prima dello scontro diretto col Milan, che avrebbe potuto rimettere in piedi una stagione. Al festival delle occasioni sprecate si iscrive anche la Roma, fermata sul pareggio dalla Salernitana, mentre Lazio, Inter e Milan possono sorridere: i biancocelesti sono matematicamente in Champions, le milanesi invece, pur non potendo ancora festeggiare, si mettono alle spalle due avversarie molto insidiose.

Sentenza plusvalenze: Juve penalizzata di 10 punti, Calvo preannuncia il (nuovo) ricorso al Coni 

La prima mazzata della serata è arrivata all’ora di cena, quando la Corte d’Appello Federale ha decretato la nuova sentenza sul caso plusvalenze: penalizzazione di 10 punti e proscioglimento per sette dirigenti “secondari”, tra cui spicca Pavel Nedved. “Chiamata dal Collegio di Garanzia dello Sport a rinnovare la sua valutazione sulla sanzione da irrogare a carico della Juventus per il cosiddetto `caso plusvalenze`- si legge sul sito della Federcalcio -, la Corte Federale d`Appello ha sanzionato il club bianconero con dieci punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva”.

Un brutto colpo, anche se non letale: se la Juve avesse vinto a Empoli, infatti, sarebbe stata in piena corsa per la Champions, seppur con la spada di Damocle del filone stipendi (processo di primo grado fissato il 15 giugno) e dell’inchiesta Uefa. Il club comunque non l’ha presa bene, come si evince dalle parole di Francesco Calvo. “Le prime impressioni sono ovviamente negative, non siamo soddisfatti di questa penalizzazione – ha confermato il CFO bianconero -. Se faremo ricorso? Questa è chiaramente una possibilità, ma dobbiamo prima leggere le motivazioni che arriveranno nei prossimi giorni per capire eventuali margini”. A peggiorare le cose, però, ci si è messa la squadra, autrice di una prova horror in quel di Empoli.

Empoli – Juventus 4-1, Allegri: “Tutto questo è uno stillicidio, ci vuole rispetto per chi lavora”

Un disastro, che nemmeno la botta psicologica della sentenza può spiegare e, soprattutto, giustificare. La CAF, anzi, aveva lasciato aperto uno spiraglio non indifferente per entrare in Champions: 3 punti al Castellani avrebbero rimandato tutto a domenica prossima, quando la Juve riceverà il Milan allo Stadium. Ma la squadra, evidentemente, non ci crede più e così, dopo il ko di Siviglia, ne è arrivato un altro decisamente più sorprendente contro l’Empoli, per giunta già salvo e dunque molto meno motivato. Almeno sulla carta, perché il campo ha detto che i toscani avevano gran voglia di far bene, come si è visto dopo appena 21’, quando la squadra di Zanetti era già sul 2-0 grazie ai gol di Caputo (18’) e Luperto (21’).

La Juve? Non pervenuta, eccezion fatta per una traversa di Gatti sullo 0-0 che, forse, avrebbe potuto cambiare il corso del match. La direzione invece non è più cambiata, anzi a inizio secondo tempo l’Empoli ha segnato ancora con Caputo (48’) e quando i bianconeri hanno accorciato con Chiesa (85’), non s’è fatto prendere dallo sconforto, trovando addirittura il quarto gol con Piccoli (92’).

“Racchiudere la partita o la stagione in una serata come questa è riduttivo – ha sospirato Allegri -. Non dobbiamo trovare alibi, ma è strano ritrovarsi con 10 punti in meno prima dell’inizio della partita. Abbiamo iniziato bene, potevamo accorciare le distanze subito, però questo non giustifica il crollo mentale. In questo momento bisogna stare zitti, accettare la sconfitta, sul campo 69 punti li abbiamo fatti, dopodiché ci siamo ritrovati 10 punti sotto. Vincendo potevamo giocarci la Champions col Milan, è andata così ma ai ragazzi non posso rimproverare niente, non è una situazione facile e non lo sarà neanche nei prossimi giorni. Non sono giustificazioni ma sicuramente la situazione è anomala, ora spero che si sia risolta una volta per tutte, perché tutto questo è uno stillicidio, una mancanza di rispetto verso gente che lavora. Che decidano una volta per tutte, è incredibile, a questo punto basta”.

Roma – Salernitana 2-2, Mourinho: “La penalizzazione della Juve è uno scherzo, il campionato è falsato”

A completare il “lunedì folle” della Serie A ci ha pensato la Roma, fermata sul pareggio in casa dalla Salernitana. Il 2-2 finale, peraltro in rimonta, spegne quasi del tutto le speranze di arrivare al quarto posto, ora distante 4 punti: tanti a due giornate dalla fine, anche se è bene ricordare che i giallorossi avranno ancora la chance della finale di Europa League, che potrebbe mandarli in Champions, oltretutto in prima fascia. Un risultato diverso, alla luce del meno 10 dato alla Juve, avrebbe invece ridato verve agli uomini di Mourinho, ecco perché il pareggio di ieri sa tanto di occasione sprecata. La Roma si è complicata la vita con un primo tempo sciagurato, figlio anche dell’ampio turnover del suo allenatore, che ha finito per togliere certezze e creare molta confusione. Prova ne è che nella ripresa, dopo gli ingressi di Pellegrini e Matic, i giallorossi hanno immediatamente pareggiato lo splendido gol di Candreva (12’) con El Shaarawy (47’).

Sembrava l’inizio di una rimonta, ma la Salernitana, rinfrancata dalla salvezza ottenuta prima ancora di giocare, si è riportata in vantaggio con Dia (54’), costringendo la Roma a un forcing disperato e sempre meno convinto almeno fino al pareggio di Matic (83’), che però non è bastato a ribaltare il risultato.

“Il primo tempo non è stato di grande intensità e voglia di giocare, c’era poca concentrazione – ha ammesso Mourinho -. Magari per i tanti cambi, magari la colpa è mia, però la mia situazione non è facile: c’è una finale da giocare, tanti giocatori stanchi, cambi obbligati e accordati prima della partita… detto ciò, a sapere che sarebbe arrivata la penalizzazione della Juve, avremmo potuto avere un approccio diverso nelle partite di Monza e Bologna. Questa sentenza per me è uno scherzo, penso che il campionato sia falsato, ma non voglio parlare più di questo. Preferisco dire che mi spiace per i professionisti che lavorano come me e che pagano perché dirigenti e società hanno sbagliato…”.

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