Condividi

L’Italia nel 2018 crescerà meno del previsto: Pil +1,1% per l’Istat

L’Istituto Nazionale di Statistica taglia le stime sul Pil 2018 e prevede una lieve accelerazione nel 2019 (+1,3%) – Diversa la stima dell’Ocse che rivede al ribasso anche il Pil 2019 e 2020.

L’Italia nel 2018 crescerà meno del previsto: Pil +1,1% per l’Istat

Nel report sulle Prospettive per l’economia italiana nel 2018-2019, l’Istat rivede al ribasso le previsioni sul Pil del 2018. L’economia italiana quest’anno crescerà dell’1,1% in termini reali, “in rallentamento” rispetto al +1,6% registrato nel 2017.

La previsione precedente, diffusa a maggio, era di un incremento dell’1,4%, mentre quella del Governo ammonta a +1,2%. La crescita del Pil risulterebbe “in lieve accelerazione” nel 2019 (+1,3%).

“L’attuale scenario di previsione – commenta però l’Istituto Nazionale di Statistica – è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una più moderata evoluzione del commercio internazionale, da un aumento del livello di incertezza degli operatori e dalle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea”.

Nello stesso frangente sono però arrivate anche le stime dell’Ocse che ha deciso di tagliare le previsioni sul 2019 e sul 2020, quando il Pil crescerà solo dello 0,9% a fronte del +1,1% previsto in precedenza. Per l’anno in corso invece, l’Cose parla di una crescita all’1%. Anche in questo caso si tratta di una previsione al ribasso dal +1,2% stimato a settembre e dal +1,4% di maggio. “La ripresa ha perso slancio” e “l’aumento dell’incertezza e dei tassi d’interesse ridurrà la propensione di famiglie e imprese a consumi e investimenti, controbilanciando gli effetti espansivi del bilancio pubblico sull’attività”, spiega l’Outlook economico semestrale dell’Organizzazione.

Tornando all’Istat, in ribasso anche la spesa delle famiglie e delle istituzioni sociali private che nel 2018 è stimata a +0,9%. Anche in questo caso, scrive l’Istat, si tratta di un “deciso rallentamento” rispetto agli anni precedenti, con un recupero nel 2019 (+1,2%), “quando beneficerebbe degli effetti positivi delle politiche fiscali indicate nella Legge di Bilancio”. Nel 2017 la spesa delle famiglie aveva registrato un rialzo dell’1,5%.

Male la domanda estera, che nel 2018 sarebbe addirittura negativa per quest’anno (-0,2%), mentre nel 2019 è prevista pari a zero. Meglio la domanda interna, con un contributo di 1,3% sia per quest’anno che per l’anno prossimo.

Passando all’occupazione, l’Istat prevede una crescita dello 0,9% in termini di unità di lavoro per il 2018 con conseguente riduzione del tasso di disoccupazione al 10,5%. Per il 2019 si prevede una crescita dell’occupazione dello 0,9 per cento e un’ulteriore diminuzione del tasso di disoccupazione al 10,2%.

Infine, secondo l’Istat, nell’anno in corso il processo di ricostituzione dello stock di capitale proseguirà a ritmi sostenuti influenzato sia dal proseguimento del ciclo espansivo dei mezzi di trasporto sia dalle condizioni favorevoli sul mercato del credito. Gli investimenti fissi lordi sono previsti crescere del 3,9% nel 2018 per poi decelerare nel 2019 (+3,2).

 

Commenta