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Le fotografie di Willy Ronis in mostra a Venezia

La mostra rappresenta la più completa retrospettiva del grande fotografo francese in Italia ed espone 120 immagini vintage, tra cui una decina inedite dedicate proprio alla città di Venezia, insieme a documenti, libri e lettere inediti

Le fotografie di Willy Ronis in mostra a Venezia

Fino al 6 gennaio 2019, la Casa dei Tre Oci di Venezia ospiterà le fotografie dell’artista francese Willy Ronis, nella più completa retrospettiva mai tenuta in Italia, curata da Matthieu Rivallin, coprodotta dal Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Ministry of culture – France, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, organizzata da Civita Tre Venezie.

La mostra presenta 120 immagini vintage, tra cui una decina inedite dedicate a Venezia, in grado di ripercorre l’intera carriera di uno dei maggiori interpreti della fotografia del Novecento e protagonista della corrente umanista francese, insieme a maestri del calibro di Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Raymond Depardon, Robert Doisneau, Izis, André Kertész, Jacques-Henri Lartigue e Marc Riboud.

Willy Ronis, Le Petit Parisien, 1952, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine /Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis

Pur non essendo un movimento codificato da un manifesto programmatico, quello umanista dimostrava il suo interesse verso la condizione umana e la quotidianità più semplice e umile, per scoprirvi un significato esistenziale universale. Attraverso le sue immagini, Ronis sviluppa una sorta di micro-racconti costruiti partendo dai personaggi e dalle situazioni tratte dalla strada e dalla vita di tutti i giorni, che lo portano a estasiarsi davanti alla realtà e a osservare la fraternità dei popoli.

Willy Ronis, Place Vendôme, Paris, 1947, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine /Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis

Se è vero che le sue fotografie corrispondono a una visione ottimista della condizione umana, Ronis non ne cela l’ingiustizia sociale e s’interessa alle classi più povere. La sua sensibilità nei confronti delle lotte quotidiane per la sopravvivenza in un contesto professionale, familiare e sociale precario, rivela che le sue convinzioni politiche, militante comunista, lo conducevano a un impegno attivo, attraverso la produzione e la circolazione di immagini della condizione e delle lotte operaie.

Willy Ronis, Nu au tricot rayé, Paris, 1970, Willy Ronis, Jeanne et Jaques, près de Paris, 1937, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine /Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis

Sebbene la maggior parte delle sue immagini più riprodotte siano state scattate in Francia, sin dalla sua giovinezza Ronis non ha smesso di viaggiare e fotografare altri luoghi. Il suo stile resta intimamente legato al suo vissuto e al suo modo di intendere la fotografia. Non esitava, infatti, a rievocare la sua vita e il suo contesto politico e ideologico. I suoi scatti e i suoi testi raccontano un artista desideroso prima di tutto di esplorare il mondo, spiandolo in segreto, aspettando pazientemente che esso gli sveli i suoi misteri. Ai suoi occhi è più importante ricevere le immagini che andarle a cercare, assorbire il mondo esteriore piuttosto che coglierlo e, da qui, costruire la sua storia.

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