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Lawrence Alma-Tadema e l’arte in epoca vittoriana

Lawrence Alma-Tadema e l’arte in epoca vittoriana

In una Londra vittoriana, tra la borghesia che amava le forme di vedutismo di artisti inglesi influenzati dalla pittura italiana “canalettiana”, i nuovi ricchi preferirono evadere da un conservatorismo troppo regale, coltivando passioni per un arte lontana, piena di freschezza e sottile leziosità. Autori come Alma Tadema, Arthur Hughes o Edward Burne-Jones, fondarono quello che venne denominato: Aesthetic Movement.

Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912) pittore olandese naturalizzato britannico, fu un’artista dell’epoca vittoriana ed edoardiana, meglio conosciuto per i suoi ritratti di scene di vita nell’antichità (particolarmente quelle ambientate all’epoca pompeiana). Opere, le sue, sempre caratterizzate da romantico languore e raffinata indolenza, oltre che permeate da ricorrenti motivi floreali.

Sublime il dipinto Il poeta preferito (The Favourite Poet, 1888), due donne, la prima con il corpo abbandonato e uno sguardo che va oltre l’osservatore, la seconda china a leggere la lunga pergamena arrotolata, note e frasi del poeta favorito, frasi d’amore scritte per sublimare, incantare e raccogliere pensieri di seduzione. Le loro vesti, morbide e dai colori tenui e trasparenze eleganti si appoggiano a corpi sinuosi, giovani e perfetti. La cornice è una architettura precisa, un tempio e la sua magnificenza. Un ambiente di vita completamente reinventato.

Questo movimento – che durò un tempo limitato – ebbe fortuna solo per un sorta di “mecenatismo”, in quanto persone facoltose, nuovi ricchi delle manifatture e dei porti, solidi borghesi di Liverpool, Manchester e Birmingham, innamorati da questa pittura di “culto”, finanziavano i pittori, consentendo loro di viaggiare per scoprire luoghi a cui ispirarsi.

Ma è la passione e l’amore per la bellezza, oltre che la pittura raffinata che esalta l’Opera di Alma-Tadema. E chi meglio di questo artista riesce a unire in un connubio così pregevole queste due passioni?

Un esempio eclatante di ciò lo troviamo nel dipinto: L’abitudine preferita (A Favourite Custom, 1909). La raffigurazione di vita in un tepidarium, donne e muse intente ad accogliere gli ospiti. Momenti di pieno ozio, delicato e sospeso in un atmosfera di leggerezza, nessuna voce, piedi nudi sul marmo danzano accompagnati  dal fruscio delle vesti d teli profumati avvolgono i corpi seminudi e umidi. L’allegoria di un mascherone che “sputa acqua termale” è il complice dei giochi delle giovani vestali immerse nella vasca, tutto senza tempo. Perché questa arte sublima il tempo e lo rende magnificamente lento:”Utilità dell’inutile”.

Alma_Tadema_A_Favourite_Custom

Il gusto di Alma-Tadema nel reinterpretare l’architettura romana hanno affascinato numerosi autori successivi, tra cui preraffaelliti e pittori vittoriani. L’influenza di Alma-Tadema si è protratta fino ai giorni nostri, affascinando anche numerosi registi di Hollywood. Tra questi, David Wark Griffith (Intolerance, 1916) e Cecil B. De Mille (I dieci comandamenti, 1956), oltre a Ridley Scott (Il gladiatore, 2000).

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