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L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è legge

Svolta definitiva nel taglio dei costi della politica – Oggi il sì finale al provvedimento – Il testo prevede agevolazioni fiscali e la facoltà, a partire dal 2014, di destinare ai partiti la quota del 2 per mille del reddito pro-capite soggetto all’Irpef.

L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è legge

Il decreto legge per il finanziamento pubblico ai partiti è legge: da ora in avanti ci sarà solo la facoltà di destinare ai partiti il 2 per mille del reddito pro-capite. Lo ha deciso l’Aula di Montecitorio ha votato dopo aver terminato l’esame e le votazioni sugli emendamenti al testo riguardante le nuove regole sui contributi economici volontari a favore delle forze politiche, esaminato, emendato e approvato dal Senato. 

Il testo prevede robuste agevolazioni fiscali e la facoltà, appunto, a partire dal 2014, di destinare ai partiti la quota del 2 per mille del reddito pro-capite soggetto all’Irpef. Il testo scaturito dai lavori della Camera è identico a quello approvato e trasmesso da Palazzo Madama. Nessun cambiamento è stato apportato nel corso delle sedute di ieri e di oggi.

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