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La Borsa regge: bene lusso e utilities, male Telecom e Mediaset

Dopo il tonfo di ieri Piazza Affari recupera e chiude in territorio positivo, a differenza di altri listini europei – Brillano Ferrari, Moncler e Italgas – Scivolano Telecom e Mediaset.

Colpo di coda di Piazza Affari, che chiude timidamente positiva, +0,15%, 20.814 punti, grazie al rimbalzo di alcuni titoli e all’ottima performance di Italgas, +5,29%. Deboli gli altri listini europei: Parigi -0,5%, Londra -0,28%, Francoforte -0,24%; Madrid -0,07%. 

Sul secondario, il Btp Italia 10 anni si assesta su un rendimento del 2,18%, il linea con la chiusura di ieri, il differenziale con il Bund sale dell‘1,88%, 188.30 punti. La carta tricolore continua a pagare pegno all’eventualità di elezioni anticipate, anche se, fra gli analisti, cominciano a levarsi voci in favore di questa prospettiva. Le elezioni a settembre, infatti, potrebbero rivelarsi il male minore, in un contesto di scelte impopolari per abbassare il debito pubblico e per fronteggiare i tanti dossier aperti; azioni che, fatte prima delle elezioni, potrebbero favorire le forze anti-euro. Fra le fonti di preoccupazione ci sono le banche venete, dopo la richiesta UE di ricapitalizzazione privata aggiuntiva. Oggi il fondo Atlante ha scritto che, al momento, non ci sono le condizioni per altri investimenti.

Wall Street apre incerta, sulla scia di numerosi dati macro, anche se il Nasdaq, a metà seduta, rialza la testa. Da segnalare: il titolo Amazon che, per la prima, ha sfondato il tetto dei mille dollari per azione

Sul fronte dei cambi: il cross euro dollaro risulta poco mosso, 1,118. Fra le materie prime si assiste a un nuovo calo del petrolio, col Brent a 51,67 dollari al barile, -1,67%. 

In Piazza Affari le vendite colpiscono in primo luogo Mediaset, -2,08% che ieri si era salvata dal fuggifuggi generale. Il Biscione risente delle decisioni di Bruxelles su Telecom, che vive a sua volta una seduta negativa, -1,89%. La Commissione Ue ha condizionato il via libera a Vivendi per il controllo de facto di Telecom alla vendita di Persidera, società delle frequenze televisive del gruppo tlc italiano.

Banche in calo per la quarta seduta consecutiva, soprattutto Banco Bpm -2,33%. Intesa scende dello 0,62%, nonostante JP Morgan abbia rivisto al rialzo le raccomandazioni sulle azioni della banca, a ‘overweight’, puntando su: dividendi generosi, buon andamento del margine d’interesse, performance superiore alle attese dell’asset management. Fra gli assicurativi scende Generali -1,28%. 

Numerose le blue chip in recupero. Sugli scudi le utility, con Italgas, alla vigilia della presentazione del piano al 2023. Bene anche Terna +1,05% e A2a +1,38%.

In corsa Ferrari, +2,54%, anche se la cassaforte della famiglia Agnelli, Exor, lascia sul terreno il 2,2%. Si riprende Moncler +2,54%. Acquisti su Stm +2,14%; Leonardo +2,23%; Campari +1,8%; Buzzi +1,94%; Atlantia +1,28%. Petroliferi a velocità diverse: Eni +0,28%; Tenaris -0,36%; Saipem -1,99%.

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