Condividi

Italia in stallo, Borsa in altalena. Asta Btp 10 ai livelli 2014

Listini europei deboli a metà mattina mentre Milano perde lo sprint dopo i dati deludenti sull’andamento del Pil trimestrale. Mediaset guida i rialzi dei Media e Telecom Italia sale in vista della cessione Persidera – Banche contrastate – Leonardo sotto pressione per le notizie dalla Difesa Usa

Italia in stallo, Borsa in altalena. Asta Btp 10 ai livelli 2014

Dopo un avvio positivo Piazza Affari inverte la rotta dopo la pubblicazione del dato preliminare sul Pil dell’Italia ma poi tenta la risalita. L’indice di Milano riconquista quota 19 mila (+0,01%). Poco sotto la parità Parigi -0,3%, frenata dai dati negativi di Bnp Paribas (-3%). Francoforte -0,15% nonostante prosegua il rally di Volkswagen (+5%), miglior titolo dell’indice Dax. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con vendite in aumento del 2,7% a 174,6 miliardi di euro. Poco mosse Madrid e Londra. Il colosso BP (+2%) ha presentato stamattina i dati del trimestre, l’utile rettificato si è più che raddoppiato a 3,8 miliardi di dollari, molto meglio delle attese.

Il dato sull’andamento dell’economia italiana, segnala che il Bel Paese è in stallo. Nel terzo trimestre del 2018 l’Istat stima che il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia rimasto invariato rispetto al trimestre precedente contro una previsione di +0,2% mentre il tasso tendenziale rallenta allo 0,8 per cento. La variazione acquisita per il 2018 è pari a +1 per cento. Nel terzo trimestre del 2018, si legge, “la dinamica dell’economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni. Giunto dopo una fase di progressiva decelerazione della crescita, tale risultato implica un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che passa allo 0,8% dall’1,2% del secondo trimestre”.

Nel mese di ottobre la fiducia dei consumatori è invece salita a quota 116,6 da 116,1 sopra le attese degli analisti.

Reagiscono in negativo ai dati macro i Btp. Rispetto ai 296 punti base di ieri sera e all’apertura di 291, la forbice di rendimento tra Btp e Bund sul tratto decennale torna a divaricarsi a 300 centesimi. Il rendimento del decennale, che aveva aperto a 3,32%, è salito al 3,39%.

Buona la domanda in sede d’asta ma rendimenti, come previsto, in rialzo per BTp e CcTeu. Il Tesoro ha collocato BTp a 5 anni per 2 miliardi a fronte di una richiesta pari a 2,954 miliardi. Il rendimento è salito di 54 centesimi al record da dicembre 2013 attestandosi al 2,58%. Collocata anche la settima tranche del BTp a 10 anni scadenza 01/12/2028: a fronte di richieste per 3,716 miliardi l’importo emesso è stato pari a 2,5 miliardi mentre il rendimento, in rialzo di 46 centesimi sull’asta del mese scorso, si è attestato al 3,36%, record da febbraio 2014. Infine, il CcTeu (importo 1 miliardo), ha spuntato un rendimento lordo del 2,32%, (+55 centesimi sull’asta precedente).

L’euro è poco mosso, intorno ai minimi degli ultimi due mesi e mezzo, a 1,137.

Le banche sono in ribasso o hanno ridotto i guadagni. Le quattro banche italiane impegnate negli stress test dell’Eba dovrebbero aver superato la prova senza patemi: Unicredit -0,5%. Intesa Sanpaolo +0,1%. Banco Bpm +0,9%. Ubi Banca -0,5%.

Mediobanca -0,4%; BlackRock è salito al 5,004% del capitale.

In terreno negativo i principali industriali:

  • Leonardo (-3,7%) in scia al calo a Wall Street delle società che lavorano per il Pentagono: pare che la Casa Bianca voglia ridurre le spese militari.
  • Giù anche Stm (-1,4%). Nell’automotive il rally dei titoli tedeschi non contagia né Pirelli (-2,5%) né Fca (-3,69%), né Cnh (-2,2%).

Deboli i servizi:

  • Poste italiane (-0,4%).
  • Atlantia (-0,5%). Il recente incremento dei tassi di interesse in Italia non ha influito sul costo di finanziamento per il deal di Abertis, dice il Ceo, Giovanni Castellucci, in un’intervista a Corriere della Sera. “Abbiamo raccolto la provvista necessaria già da qualche mese, non appena l’operazione è stata condivisa”. Per quanto riguarda la possibile revoca della concessione a società Autostrade dopo le contestazioni inviate dal ministero delle Infrastrutture, il manager dice che “non ci sono al momento altri sviluppi”.
  • Sale Tim + 0,9%: Il cda di oggi potrebbe concedere l’esclusiva sulla Cessione di Persidera all’americana I Square

In sensibile ribasso alcune “stelle”:

  • Cerved (-9%) ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con 323,6 milioni di euro di ricavi, in aumento del 12% anno su anno. A fine settembre Cerved aveva un indebitamento finanziario netto consolidato di 542,7 milioni: il rapporto con l’ebitda adjusted degli ultimi dodici mesi è pari a 2,7 volte. La società ha confermato gli obiettivi del piano industriale 2018-2020.
  • Datalogic -7%. Ima -5%

Commenta