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Istat: vendite al dettaglio -0,5% a giugno

Nella media del trimestre aprile-giugno 2012 l’indice è diminuito dell’1,7% rispetto ai tre mesi precedenti – Nei primi sei mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l’indice grezzo diminuisce dell’1,4%.

Istat: vendite al dettaglio -0,5% a giugno

La crisi si fa sentire sui consumi. A giugno le vendite al dettaglio sono scese ancora in Italia , con l’indice grezzo calcolato dall’Istat che ha segnato una diminuzione su base annua dello 0,5%. Il dato è frutto di un aumento dell’1,3% per i prodotti alimentari e di una contemporanea diminuzione dell’1,4% per i beni non alimentari. 

Sempre a giugno, l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio ha segnato un aumento congiunturale dello 0,4%. Nella media del trimestre aprile-giugno 2012 l’indice è diminuito dell’1,7% rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel confronto con maggio 2012, le vendite aumentano dello 0,2% per i prodotti alimentari e dello 0,4% per quelli non alimentari. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con giugno 2011, una variazione positiva per la grande distribuzione (+1,8%) e una contrazione per le imprese operanti su piccole superfici (-2,1%).

Nei primi sei mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l’indice grezzo diminuisce dell’1,4%: le vendite di prodotti alimentari segnano un lieve aumento (+0,2%), mentre quelle di prodotti non alimentari registrano una flessione (-2,2%).

Nel confronto con giugno 2011 si registra una variazione positiva dell’1,8% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e una flessione del 2,1% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite segnano un aumento tendenziale sia per i prodotti alimentari (+3,6%) sia, in misura più contenuta, per quelli non alimentari (+0,2%). Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite diminuiscono sia per i prodotti alimentari (-2,1%), sia per quelli non alimentari (-2,3%).

Tra le imprese della grande distribuzione si registrano aumenti tendenziali del 2,2% per gli esercizi non specializzati e dello 0,3% per quelli specializzati. Nei primi, le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare aumentano del 2,5%, quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare dello 0,6%.

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