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Inps: crolla potere d’acquisto famiglie, oltre la metà dei pensionati prende meno di mille euro

Cala per il terzo anno consecutivo il potere d’acquisto delle famiglie italiane, ed è allarme per i pensionati: oltre la metà di loro (il 52%, pari a 7,2 milioni di individui) incassa assegni pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili.

Inps: crolla potere d’acquisto famiglie, oltre la metà dei pensionati prende meno di mille euro

Nel 2011 continua a calare, per il terzo anno consecutivo, il potere d’acquisto delle famiglie: nel periodo 2008-2011 si è ridotto di 38,6 miliardi circa in termini reali. Complessivamente dal 2008 ad oggi la riduzione è stata del 3,8%, che sale al 5,2% rispetto al 2007. I redditi delle famiglie, nel 2011, sono calati dello 0,9% in termini reali. E’ quanto emerge dal bilancio sociale dell’Inps.

I redditi primari delle famiglie “evidenziano una forte caduta nel 2009, attutita dal reddito disponibile determinatosi a seguito dell`operare delle prestazioni sociali. Il leggero incremento dei redditi primari negli anni successivi non riesce a recuperare la flessione del 2009″, spiega l’Istituto. In ogni caso in termini reali (al netto dell`inflazione) il potere d`acquisto delle famiglie dal 2008 in poi si riduce. Tuttavia l’incremento delle prestazioni sociali Inps “ha consentito di recuperare il 20% della caduta del reddito primario delle famiglie”.

Cattive notizie anche per i pensionati: oltre la metà di loro (il 52%, pari a 7,2 milioni di individui) incassa assegni pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili. Di questi, sempre secondo l’Inps, ben il 17,2% riscuote pensioni inferiori ai 500 euro al mese.

Il 24% (3,3milioni) si colloca nella fascia tra 1.000 e 1.500 euro mensili. Il 12,7% riscuote pensioni comprese tra 1.500 e 2.000 euro mensili e il restante 11,2% gode di un reddito pensionistico mensile superiore a 2.000 euro. I titolari di almeno un trattamento pensionistico Inps nel 2011 sono 13.941.802, in maggioranza donne (54%). Circa il 74% (pari a 10,3 milioni di individui) percepisce una sola pensione a carico dell`Istituto, poco più del 21% ne percepisce due, il 5% tre ed oltre.

Il reddito pensionistico medio lordo, risultante dalla somma dei redditi da pensione (sia di natura previdenziale che assistenziale) percepiti nell`anno, erogati sia dall`Inps che da altri enti previdenziali e rilevati dal Casellario centrale dei pensionati gestito dall`Istituto, è di 1.131 euro mensili (per le donne 930 euro medi mensili a fronte di 1.366 euro per gli uomini). Oltre la metà dei pensionati (52%) riceve una pensione di vecchiaia o di anzianità senza godere di altri trattamenti pensionistici, percentuale che scende al 10% e al 5% rispettivamente per pensioni ai superstiti e di invalidità previdenziale.

I percettori di sole pensioni assistenziali sono l`11% del totale. Un ulteriore 10% e 12% si distribuisce tra coloro che ricevono, rispettivamente, un trattamento previdenziale associato ad una prestazione assistenziale ovvero più trattamenti di natura previdenziale. Sotto il profilo dell`età, oltre il 75% dei titolari ha 65 anni e oltre (gli ultra80enni sono il 25%) e il 22% circa si colloca in una fascia compresa tra i 40 e i 64 anni.

Inoltre, quasi la metà dei percettori (6.915.733) si concentra nelle regioni settentrionali, mentre nel Meridione e al Centro risiedono, rispettivamente, il 31% (4.292.312) ed il 19% (2.733.757) del totale con redditi pensionistici medi che oscillano da 920 euro mensili al Sud a 1.238 euro al Nord.

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