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Il Pil Usa delude, scivolano Wall Street e le Borse europee

I mercati azionari e obbligazionari scontano la revisione del Pil Usa relativo al primo trimestre, sceso del 2,9% su base annua, il peggior risultato degli ultimi cinque anni – Il Bund decennale torna a rafforzarsi e così lo spread con i Btp di pari scadenza risale a quota 158 punti base.

Il Pil Usa delude, scivolano Wall Street e le Borse europee

I nuovi dati in arrivo dagli Stati Uniti pesano sulle Borse europee, che a metà pomeriggio accelerano al ribasso: Milano -1%, Londra -0,9%, Parigi -1,3% e Francoforte -0,8%. Intanto, il Bund tedesco a 10 anni – classico bene rifugio –  è arrivato a far segnare un tasso dell’1,27%, il minimo da maggio 2013. Lo spread Btp-Bund risale quindi a 158 punti base. 

Anche Wall Street ha aperto la seduta in territorio negativo: dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,03%,l’S&P 500 lo 0,03% e il Nasdaq lo 0,16%. Il petrolio adagosto sale dello 0,08% a 106,08 dollari al barile. L’oro con la stessa scadenza cede lo 0,33% a 1.318 dollari l’oncia.

I mercati azionari e obbligazionari scontano la revisione del Pil Usa relativo al primo trimestre. Il dipartimento del Commercio statunitense ha comunicato che il Prodotto interno lordo americano è sceso del 2,9% su base annua, la peggior performance in cinque anni. La stima preliminare diffusa il mese scorso era ben più ottimista (-1%), così come il consensus degli economisti (-1,7%). Le previsioni del governo pubblicate ad aprile parlavano addirittura di un dato in crescita, anche se di poco (+0,1%).

L’inverno insolitamente rigido ha certamente influito sull’andamento peggiore delle attese, ma l’ampiezza della revisione suggerisce che altri fattori abbiano giocato un ruolo importante. Le ultime revisioni riflettono un ritmo più debole della spesa per la sanità rispetto al previsto, ma ha pesato anche la spesa dei consumatori, che rappresenta oltre due terzi dell’attività economica Usa. Il dato è cresciuto ad un ritmo dell’1%, mentre in precedenza era previsto che salisse del 3,1%. Quanto all’export, è sceso dell’8,9%, contro il -6% delle previsioni.

Sul Ftse Mib resistono in territorio positivo soltanto la Banca Popolare di Milano (+2,16%) e Intesa Sanpaolo (+0,26%). Il titolo peggiore rimane quello di Mps  (-18,61%), bersagliato dalle vendite a due giorni dalla chiusura dell’aumento di capitale da cinque miliardi di euro. Male anche Autogrill (-3,45%), Saipem (-3,34%), Buzzi Unicem (-2,95%) e A2A (-2,85%). 

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