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Il nuovo piano di austerity spagnolo non piace ai mercati: tutte in forte ribasso le Borse

Anche l’SOS della Murcia a Madrid allarma i mercati che non apprezzano il nuovo piano d’austerity di Rajoy e sono diventati ispanodipendenti: listini europei tutti in rosso – Piazza Affari perde il 2,3% trainata dalla caduta delle banche – In controtendenza Finmeccanica – Debole anche Wall Street sulla scia dei nuovi dati macro

Il nuovo piano di austerity spagnolo non piace ai mercati: tutte in forte ribasso le Borse

FINALE DI SEDUTA IN PROFONDO ROSSO: 2,29%
PESA IL TEST SPAGNOLO, MA MILANO FA PEGGIO

Alle cinque e mezzo della sera tiene ancora banco la corrida spagnola. Anzi, l’Orso chiude la settimana mettendo in un angolo il Toro.

Gli investitori sono nervosi in attesa dei risultati sugli stress test delle banche spagnole. Le indiscrezioni dei giorni scorsi indicavano un conto finale di 60 miliardi di euro per ripulire i bilanci bancari nazionali dagli asset immobiliari tossici. Intanto, dopo la presentazione del piano antideficit, il ministro dell’Economia Luis De Guindos ha preso ancora tempo sull’eventuale richiesta di aiuti, spiegando che il Paese ne sta ancora valutando le condizioni.

La Borsa di Madrid scende del 1,1% A Milano l’indice FtseMib chiude in ribasso del 2,29% a quota 15.095 punti, la peggiore performance europea in linea con Parigi -2,01%. Francoforte scende dello 0,81%, Londra -0,67%.

Sul mercato dei titoli di Stato, gli spread sono rientrati dai massimi di metà giornata. Il decennale italiano è scambiato in serata a un rendimento stabile del 5,09% con spread a quota 366, di due punti base superiore alla chiusura di ieri. Lo spread Bonos spagnolo/Bund tedesco segna quota 449, in calo dai 456 di questa mattina ma sopra i 442 di ieri sera. Rendimento al 5,922%.

In ribasso anche Wall Street: Dow Jones-0,65%, S&P-0,64% e Nasdaq -0,89%.

I conti di Nike e Wallgreen sono inferiori alle attese.

Il dato sulla fiducia dei consumatori di settembre elaborato dall’Università del Michigan è risultato pari a 78,3, in calo dai 79,2 del mese precedente e sotto le attese a 79. Ha deluso anche l’indice dei direttori d’acquisto di Chicago, pari a 49,7 contro stime a 52,8.

Fra le blue chip milanesi resta positiva Finmeccanica +0,93%, ma ridimensiona il rialzo dopo aver toccato un massimo del 4%. sull’onda dei rumors su un’offerta di 1,3 miliardi per la controllata Ansaldo Energia.

Ribasso generalizzato e consistente per le banche: Unicredit -3,58%, Intesa -3,11%, Banco Popolare -2,84%, MontePaschi -2,88%. Banca Popolare dell’Emilia arretra del 4,68%. Bpm -4,22%. Generali scende del 2,61%.

Marcia indietro anche delle utility dopo un avvio in rialzo: A2A perde il 4,3%, Enel arretra del 3,23%, Enel Green Power -2,88%.

Anche StM, protagonista di un avvio di seduta brillante, ha fatto la sua inversione di rotta scendendo del 2,5%. In ribasso anche la scuderia Fiat -1,84% e Fiat Industrial -2,24%. Positiva Pirelli +0,18%.

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