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Il Governo al lavoro fra l’incubo pensioni e il fantasma della patrimoniale

I tecnici del Tesoro sono all’opera per anticipare il pareggio di bilancio al 2013 in vista di Cdm ad horas – Per Tremonti, che oggi incontrerà le Parti sociali e domani riferirà al Parlamento, sono diverse le opzioni sul tavolo: dai tagli alla previdenza a una nuova addizionale sull’Ici, dalla tassazione delle rendite finanziarie alla patrimoniale leggera.

Il Governo al lavoro fra l’incubo pensioni e il fantasma della patrimoniale

L’Italia commissariata deve battere cassa. E deve farlo in fretta. In queste ore il Governo sta mettendo a punto nuove misure per correggere la manovra finanziaria approvata appena un mese fa e anticipare il pareggio di bilancio dal 2014 al 2013. Non c’è possibilità di scelta: obbedire agli ordini della Bce è l’unica strada per schermare il Paese dalla speculazione.

I tecnici del Tesoro si sono già messi al lavoro, convocati d’urgenza da Giulio Temonti. Il loro compito non prevede solo una revisione dei tempi: dovranno anche trovare il modo di racimolare altri 25 miliardi nei prossimi due anni. Al termine di questi clacoli frenetici, probabilmente fra il 15 e il 20 del mese, sarà finalmente convocato un insolito Consiglio dei ministri agostano per l’emanazione del decreto.

Le prime notizie certe sulla strada scelta dall’Esecutivo arriveranno direttamente dal superministro dell’Economia, che oggi pomeriggio incontrerà le Parti sociali a Palazzo Chigi e domani riferirà alla Camera davanti alle commissioni parlamentari. Per il momento rimaniamo sul terreno delle ipotesi. Due quelle fondamentali:

NUOVI INTERVENTI SULLE PENSIONI

L’anticipo al 2013 della delega assistenziale-previdenziale potrebbe contenere nuove misure sulla previdenza. Una nuova stangata per le tasche degli italiani, che tuttavia consentirebbe di limitare i tagli al welfare. In particolare, sono tre le misure sul tavolo:

– cancellazione delle pensioni di anzianità

– anticipazione dal 2013 al 2012 dell’adeguamento alle aspettative di vita dell’età pensionabile, che salirà di tre mesi

– innalzamento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato prima del 2020 (scadenza prevista nella manovra).

Per mettere in campo provvedimenti di questo tipo, il Governo dovrà superare l’opposizione dei tre sindacati confederali, che già hanno promesso battaglia, e soprattutto del Carroccio. “Finché c’è la Lega le pensioni non si toccano”, ha tuonato Umberto Bossi dalle colonne della Padania.

INTRODUZIONE DELLA PATRIMONIALE

Due le opzioni possibili su questo fronte:

– una nuova addizionale sull’Ici per la seconda casa, per un gettito potenziale di 6-7 miliardi di euro

– la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, con l’esclusione dei titoli di Stato.

Potrebbe inoltre essere presa in considerazione la proposta avanzata da Assonime a fine giugno. L’associazione delle maggiori società quotate aveva suggerito di mettere in campo un’imposta patrimoniale leggera, dell’uno per mille, sulle persone fisiche. Il gettito ricavabile sarebbe di nove miliardi l’anno.

Non è escluso che il Governo faccia propria anche un’altra misura già indicata da Assonime: il passaggio dall’imposizione diretta a quella indiretta attraverso la riduzione di Ires e Irap e il contemporaneo aumento dell’Iva.

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