Condividi

Il curriculum non serve più: ecco come assume Google

Un libro del capo delle “People operations” di Google spiega i criteri dietro alle assunzioni del colosso di Mountain View – Un processo che coinvolge trasversalmente la società e in cui, più che il curriculum, conta la capacità di reagire alle situazioni reali.

Il curriculum non serve più: ecco come assume Google

Assumi solo chi è più bravo di te, e non guardare al curriculum. Sono solo due delle massime che regolano le assunzioni di uno dei posti di lavoro più sognati dai giovani di mezzo mondo, l’azienda che guida da anni la classifica dei migliori datori di lavoro degli Stati Uniti e che occupa un posto di riguardo nel nostro immaginario: Google.

A svelare i segreti delle assunzioni del colosso di Mountain View è Laszlo Bock, capo delle “People operations” di Google, in un libro, “Rules Works!”, che racconta le modalità di assunzione della compagnia e le regole che la determinano. Un metodo che sfata il mito del curriculum e della necessità di aver frequentato una facoltà di livello in un ateneo prestigioso, ma apre alle capacità umane e all’inventiva.

Quello che conta, più delle precedenti esperienze non solo lavorative, è, infatti, la capacità di rispondere alle simulazioni della vita reale e del lavoro che attende i diversi candidati, di fronte a selezioni terribilmente esigenti e competitive.

Niente colloqui tradizionali, ma solo situazioni di lavoro e valutazione della reazione dei candidati di fronte alle difficoltà, in un processo di selezione lungo settimane e che coinvolge trasversalmente la società di Mountain View, dai dipendenti fino al chief executive Larry Page, che spesso ha l’ultima parola sulle assunzioni. 

Una rivoluzione tecnologica che sembra partire, dunque, da una rivoluzione (ma forse sarebbe più giusto dire restaurazione) umana, dalla ricerca di un personale generalista più che specialista, capace di scegliere e soprattutto di innovare, trovando i sentieri nascosti in ogni percorso stabilito.

 

Commenta