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I dati Ue sul deficit italiano non bastano: Piazza Affari in altalena

I dati pubblicati dalla Commissione Ue sul deficit italiano hanno dato solo un po’ di respiro alla Borsa di Milano, che dopo una mattinata difficile si aggira adesso intorno alla parità – Si riduce ancora lo spread Btp-Bund dopo le mosse di ieri della Bce: in mattinata apre sotto 260 punti base con rendimento decennale al 3,74% – Debole il comparto bancario.

I dati Ue sul deficit italiano non bastano: Piazza Affari in altalena

Borse incerte ma titoli di Stato in ripresa all’indomani del taglio dei tassi da parte della Bce. Dopo le stime della Commissione Europea che aprono a una uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione sul deficit pubblico eccessivo, Milano rimane in altalena. Si porta sulla parità anche Parigi, mentre Francoforte e Londra salgono dello 0,15%.

In deciso calo lo spread Btp-bund che, beneficiando delle mosse di ieri della Bce, in mattinata apre sotto 260 punti base e rendimento al 3,74% e a metà mattina si conferma in area 257 punti. Inoltre Bloomberg riporta che il rendimento del Btp a due anni scende per la prima volta sotto l’1% sul secondario. Positiva la reazione al taglio dei tassi anche dei Bonos spagnoli: lo spread sul Bund scende a 290 punti e il rendimento sotto il 4%, miglior livello dall’ottobre 2010.  Anche la Banca centrale indiana ha tagliato il costo del denaro.

La Commissione Europea ha pubblicato in mattinata le proprie stime di primavera da cui emerge che L’Italia è nelle condizioni per la chiusura della procedura di infrazione sul deficit pubblico eccessivo. Secondo le stime della Commissione il deficit/pil sarà a quota 2,9% nel 2013 (la stessa del Governo) e nel 2014 al 2,5% (+1,8% la stima del Governo). Il debito/pil sarà quest’anno al 131,4%, di nuovo in crescita l’anno prossimo a 132,2%. Il commissario Ue Olli Rehn ha commentato che questa stima “facilita l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo”.

Le stime della Commissione rivelano però che tre delle maggiori cinque economie dell’Europa usciranno dai limiti di deficit nel 2013: Spagna, Paesi Bassi e Francia. Per Parigi Rehn ritiene “ragionevoli” due anni in più per portare deficit sotto 3%.

Tornando all’Italia, la commissione ha tagliato il pil 2013 a -1,3% da -1% e a +0,7% nel 2014 da +0,8%, prevedendo che, nonostante al momento non ci siano segni di ripresa nel breve periodo a causa di una fiducia di consumatori e business ancora in territorio negativo, il pagamento dei debiti della Pa dovrebbe sostenere una leggera ripresa nel terzi trimestre.

I mercati sono ora in attesa dei dati del pomeriggio sull’occupazione Usa di aprile (nuovi posti di lavoro non agricoli,  tasso di disoccupazione, nuovi posti di lavoro del settore privato) e l’indice Ism servizi aprile.

A Piazza Affari sul Ftse Mib sale Lottomatica +1,83% su cui Nomura ha confermato il buy con target price a 22 euro, Autogrill +0,96%, Telecom Italia +0,85%, dopo un balzo del 2% sulla scia delle ipotesi di una quotazione del 40% della rete (tema sul tavolo del prossimo cda dell’8 maggio quando si farà anche il punto sul progetto di integrazione di 3Italia). Finmeccanica +0,80%, Buzzi Unicem +0,71%. In fondo all’indice Atlantia -1,26%, Bper -1,08%, Mediolanum -1,07%, Stm -1,04%, Parmalat -1,04%. Debole il comparto bancario: Bpm -0,10%, Mps -0,43%, Unicredit -0,05%, Intesa -0,58%.

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