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Francia, Macron: ecco il programma anti-Le Pen

Il candidato liberale, ex ministro dell’Economia con Hollande e grande speranza per il fronte degli europeisti, ha svelato il suo programma economico: al centro del progetto una cura dimagrante senza precedenti per la spesa pubblica, che verrà tagliata di 60 miliardi (soprattutto su PA e sanità) – Novità anche su lavoro, sicurezza, ambiente – Per la cultura in arrivo il bonus alla Renzi: 500 euro per gli under 18.

Francia, Macron: ecco il programma anti-Le Pen

Un programma articolato in tre grandi punti: rispettare gli impegni finanziari con l’Europa, in particolare il mantenimento del deficit/Pil al 3%; abbattimento della spesa pubblica per un valore pari al 3% del Pil (circa 60 miliardi); e piano di investimenti pubblici da 50 miliardi nell’arco del mandato (5 anni). Emmanuel Macron, candidato alla carica di Presidente della Repubblica francese, svela finalmente il suo attesissimo programma economico e lo fa attraverso una lunga intervista con Les Echos: l’obiettivo, chiaro, è quello di proporre una visione alternativa a quelle fortemente anti-europeiste che rimbalzano da destra a sinistra, dalla favorita Le Pen, al socialista Hamon, al radicale Melenchon. Per accedere al ballottaggio il liberale, ex ministro dell’Economia sotto Hollande e ora considerato una figura trasversale in grado di raccogliere consensi ovunque, dovrà soprattutto superare la concorrenza dell’ex premier di Sarkozy François Fillon, con il quale condivide alcune vedute.

Ecco, punto per punto, il suo programma economico:

INVESTIMENTI

“Le due priorità – ha detto Macron – sono un piano di formazione per giovani e disoccupati e la transizione ecologica e energetica”. Per questi due progetti il leader del movimento centrista “En Marche!” intende stanziare 30 miliardi (15 per ciascuno), più altri 20 da distribuire equamente per sanità, agricoltura, digitalizzazione della PA e trasporti.

TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA

Apparato statale – Il principale taglio, da 25 miliardi, sarà quello sulla spesa dello Stato, la cui governance verrà completamente rivisitata. “Lo status dei funzionari non sarà toccato – garantisce Macron – ma modernizzato”. In particolare il piano punta sulla non sostituzione di 120mila impiegati pubblici in uscita (50mila della PA, 70mila degli enti locali), decisione che però “spetterà ai ministri”.

Sanità – Altri 15 miliardi saranno tagliati dall’assicurazione sanitaria. “Non toccherò però alcun posto di lavoro negli ospedali pubblici – ha specificato Macron nell’intervista al quotidiano Les Echos -. Il comparto sarà riorganizzato e modernizzato”. Continueranno dunque a essere rimborsate al 100% le cure per le malattie croniche, gli occhiali da vista e gli apparecchi auditivi, mentre per i farmaci sono previste novità: “Verranno venduti all’unità per evitare gli sprechi”.

Lavoro e pensioni – “Taglieremo di 10 miliardi le spese per l’assicurazione dei disoccupati, grazie alle riforme strutturali”, sostiene il candidato che compirà 40 anni solo il prossimo dicembre. Sul lavoro sono inserite nel programma altre novità, come l’addio alle 35 ore settimanali per i giovani, la soppressione dei contributi per la disoccupazione e per la malattia a carico del lavoratore, il taglio netto (10 punti percentuali) delle tasse per le aziende che assumono col salario minimo (SMIC). Sulle pensioni, Macron ha rimandato al prossimo 2 marzo una proposta dettagliata, ma nel piano generale c’è anche l’opzione per le pensioni “à la carte”, ovvero personalizzate in base a criteri che saranno evidentemente esposti nei prossimi giorni.

Enti locali – Altri 10 miliardi saranno poi recuperati da un nuovo patto con le autonomie locali: “Avranno in cambio più libertà di manovra – ha spiegato Macron –, anche nella riforma dei ritmi scolastici”. Il patto prevede appunto 10 miliardi di spesa pubblica in meno nell’arco del quinquennio.

TASSE

Il primo obiettivo è “una maggiore stabilità fiscale, per cui eviteremo di toccare un’imposta più volte nel corso della legislatura”. Macron conta di arrivare entro fine mandato ad abbassare i prelievi automatici per un totale di 20 miliardi, “per rilanciare potere d’acquisto e investimenti”. Ci sarà però subito una terapia d’urto, a inizio mandato, per abbassare le tasse alle classi più povere: un’operazione da 10 miliardi di euro, secondo quanto prevede il piano illustrato dal candidato centrista. In particolare si tratterà – ha specificato Macron in una successiva intervista alla radio RMC – di un esonero dalla tassa sull’abitazione per le classi medie e povere, ovvero per l’80% di chi attualmente la paga, a partire dal 2019”.

SCUOLA, AMBIENTE, CULTURA, ETICA, SICUREZZA E EUROPA

Macron vuole riformare la scuola investendo di più sulle periferie e pagando “molto meglio” gli insegnanti. Per la cultura invece è in arrivo il bonus alla Renzi: assegno da 500 euro per gli under 18, finanziati dallo Stato e dalle grandi multinazionali (Google, Amazon, Apple e Facebook).

Sulla bioetica, vuole concedere il riconoscimento giuridico ai figli nati da maternità surrogata all’estero. Per quanto riguarda la sicurezza, il piano prevede la creazione di 15mila nuovi posti nelle carceri, l’assunzione di 7.500 poliziotti e di 2.500 gendarmi entro il 2020, e il ritorno della “polizia di prossimità”.

Ambiente: l’industria a diesel va disincentivata e va costituito un mercato unico dell’energia europeo, riducendo progressivamente la produzione nucleare.

A proposito di Europa, Macron propone non solo il rispetto del deficit/Pil al 3% ma anche degli accordi di Schengen e l’istituzione di una polizia comune per combattere la criminalità organizzata e il terrorismo.

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