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Francia, è esilio fiscale: in 500 “seguono” Depardieu in Belgio. Ma c’è anche chi resta…

Secondo quanto rivela Le Figaro, sono 500 le richieste urgenti giunte a Parigi per chiedere la nazionalità belga – Non solo Depardieu quindi: i ricchi si ribellano a “Robin Hood” Hollande e scappano a Bruxelles – C’è anche però chi resta, come la star Yannick Noah: “In un momento come questo gli sforzi maggiori spettano ai più fortunati”.

Francia, è esilio fiscale: in 500 “seguono” Depardieu in Belgio. Ma c’è anche chi resta…

La richiesta è addirittura urgente. Compilata di fretta e furia, quasi rabbiosamente, per non dover versare neanche un centesimo più del dovuto nelle casse di mamma Francia. Secondo Le Figaro, il fenomeno dell’esilio fiscale, inaugurato tra mille polemiche prima da Bernard Arnault (patron di Lvmh, la cui posizione è ancora però in fase di stallo) e poi dall’attore Gérard Depardieu, che ha già messo in vendita per 50 milioni la sua super dimora nel centro di Parigi, sta prendendo piede a macchia d’olio: sono infatti 500, ad oggi, i cittadini d’Oltralpe in lista d’attesa per ottenere la nazionalità belga.

Un aumento improvviso del 20% dallo scorso settembre, da quando cioè il presidente Hollande, come promesso in campagna elettorale, ha presentato in consiglio dei ministri una legge di bilancio che in Italia definiremmo da “lacrime e sangue”: la pressione fiscale in Francia salirà dal 44,9% del Pil nel 2012 al 46,3% nel 2013 e scenderà solo dal 2016 (in Italia è stata al 42,5% nel 2011 ma si prevede superi il 45% nel 2012 e arrivi al 45,4% nel 2013). Ma soprattutto, a scatenare la fuga dei ricchi è la patrimoniale in stile Robin Hood che tassa al 75% i redditi oltre il milione e 300 mila euro.

Ed ecco dunque che i Paperoni transalpini corrono (o sono già corsi) ai ripari: a voltare le spalle alla Tour Eiffel, oltre a Depardieu e ben prima di lui, si annoverano anche le star della musica Charles Aznavour e Johnny Hallyday (il Vasco Rossi francese), e il sex symbol Alain Delon, tutti e tre residenti in Svizzera; mentre sempre in direzione Bruxelles si sta avviando anche il noto intellettuale Paul-Loup Sulitzer.

C’è anche chi, però, ha scelto di rimanere, nonostante tutto: tra questi la star televisiva Michel Sardou e l’icona pop del tennis (e poi di musica, teatro, politica) Yannick Noah. Proprio lui, l’ultimo francese vincitore di un torneo del Grande Slam sulla terra di casa del Roland Garros, che dal ’90 al ’93 emigrò in Svizzera salvo poi pentirsene e tornare. “Mi sembra naturale – ha dichiarato il Yannick nazionale – che, in un momento come questo, gli sforzi maggiori spettino a chi è stato più fortunato nella vita”. Parole a dir poco sagge, e condivise anche dal noto scrittore Michel Houellebecq, che addirittura ha scelto proprio questo periodo storico per riaccasarsi in Francia, dopo aver vissuto 10 anni in Irlanda e uno in Spagna.

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