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Fondazione Generali e 80 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia: appuntamento il 1° settembre alla Casa di The Human Safety Net

Venerdì 1 Settembre alle ore 17.00 presso La Casa di The Human Safety Net, Piazza San Marco, Venezia avrà luogo “Lights! Camera! Impact! From moving pictures to moving ideas and action”

Fondazione Generali e 80 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia: appuntamento il 1° settembre alla Casa di The Human Safety Net

“Lights! Camera! Impact! From moving pictures to moving ideas and action” è un’esplorazione e una celebrazione del cinema che mette la creatività al servizio delle questioni sociali. Organizzato da The Human Safety Net, si tratta di un incontro di registi e pionieri della narrazione d’impatto che si terrà in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, venerdì primo settembre, dalle ore 17.00.

The Human Safety Net è stato fondato nel 2007 da Fondazione Generali ed è un movimento di persone che aiutano altre persone con l’obiettivo di supportare i più vulnerabili, famiglie con bambini piccoli e rifugiati, affinché possano esprimere il loro potenziale e migliorare le condizioni di vita e quelle delle loro famiglie e comunità. In questo evento si uniranno protagonisti provenienti dal mondo dello spettacolo, della filantropia e della difesa dei diritti umani, in collaborazione con Think-Film Impact Production, società media che quest’anno lancerà la prima edizione del Collateral Impact Award alla Mostra del Cinema, e con Vital Voices Global Partnership. All’anteprima italiana del cortometraggio “Portrait of a Stranger“, frutto della collaborazione tra UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e i pluripremiati registi Platon e Anadil Hossain, seguirà l’intervento di apertura di Gabriele Galateri di Genola, Presidente di The Human Safety Net.

Gabriele Galateri di Genola, Presidente della Fondazione The Human Safety Net, ha commentato:
“Siamo felici di promuovere un dialogo che vede intrecciarsi il tema cruciale dell’integrazione con le diverse narrative che ne vengono tratte sui media. In particolare, la forza della rappresentazione cinematografica può aiutarci a guardare in maniera differente le voci e le esperienze di vita delle persone che cercano un futuro altrove. Con The Human Safety Net, la nostra missione è quella di fornire un concreto supporto a coloro che intendono costruire un percorso imprenditoriale o lavorativo, come elemento strategico per l’integrazione, mettendo a disposizione strumenti per sviluppare talenti e competenze”.

La serata del 1 settembre tratta un’esplorazione e una celebrazione del cinema che esplora la creatività su questioni sociali

Anadil Hossain, curatrice dell’iniziativa e regista ha commentato: “Le storie creano connessioni tra comunità e culture, sfidando il modo in cui guardiamo il mondo e gli altri. Ora più che mai, abbiamo bisogno della nostra immaginazione collettiva per rendere questa connessione più efficace”.

Sarà presente anche Tamara Kotevska, regista di “The Walk”, che condividerà un estratto del suo documentario sul fenomeno globale della Piccola Amal (la marionetta di 3,50 metri raffigurante una bimba siriana rifugiata che ha girato il mondo, sensibilizzando l’opinione pubblica sul tema dei rifugiati), nell’ambito di una conversazione condotta da Alyse Nelson, cofondatrice, presidente e CEO di Vital Voices sul potere della narrazione e della collaborazione guidata dalle donne.

Seguirà una discussione con i creativi e gli operatori dell’industria cinematografica su come i film possono guidare il cambiamento e avere un impatto reale. Tra i relatori figurano DanielleTurkov-Wilson (CEO di Think-Film), le attrici Elsa Zylberstein (presente al Festival anche nel cast di “Coup de Chance”) e Yalitza Aparicio (candidata all’Oscar per il suo ruolo nel film di Alfonso Cuarón, Leone d’Oro e Premio Oscar, “Roma”) e Stefano Savona, regista di documentari vincitori di numerosi premi.

L’iniziativa avrà luogo presso la Casa of The Human Safety Net, alle Procuratie Vecchie in Piazza San
Marco
, uno spazio unico, aperto lo scorso anno al pubblico per la prima volta in 500 anni, dopo un lungo lavoro di restauro ad opera dell’architetto David Chipperfield, vincitore quest’anno del Premio Pritzker.

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