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Fmi, Lagarde striglia l’Italia: “Servono misure credibili”

Intervenendo in conferenza stampa a Washington, l’economista francese si è anche detta soddisfatta per i miglioramenti del sistema bancario italiano: “Gli Npl sono stati ridotti, ma bisogna fare di più”.

Fmi, Lagarde striglia l’Italia: “Servono misure credibili”

Torna a tirare le orecchie all’Italia la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, che in conferenza stampa a Washington, ha così risposto ai giornalisti sulla questione dei conti pubblici italiani: “Apprezziamo le intenzioni del governo italiano, ma quello che serve all’Italia sono misure credibili e identificabili“, ha detto l’economista francese, che sempre rispondendo sul Belpaese ha successivamente teso parzialmente la mano al sistema bancario, dopo che negli ultimi giorni l’Fmi ha prima tagliato le stime sulla crescita del Pil (solo +0,1% nel 2019) e poi lanciato nuove preoccupazioni sul legame vizioso tra il debito sovrano e il sistema finanziario, auspicando peraltro una tassa sulla casa: “Sono felice dei risultati del settore, che sotto la guida di Bankitalia ha visto un graduale calo dei volumi di Npl. Bisogna fare di più – ha aggiunto Lagarde – il sistema delle banche va rafforzato, ma c’è stato un calo reale dei prestiti non performanti”.

Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa è poi intervenuta su questioni di carattere macroeconomico: “Dopo due anni di espansione sostenuta, l’economia globale è entrata in una fase delicata. La crescita sta rallentando con le tensioni commerciali e geopolitiche, l’incertezza politica e fattori una tantum”, ha detto la direttrice generale del Fmi ritenendo “imperativo in questo contesto attuare riforme strutturali per rafforzare la produttività e la crescita di medio termine”. “Le politiche – ha aggiunto l’economista transalpina, in corsa per sostituire Mario Draghi alla guida della Bce dal 2020 – devono anche promuovere l’inclusione e la resistenza del sistema finanziario. Lo spazio di azione della politica è limitato dagli elevati livelli di debito pubblico e dalle vulnerabilità finanziarie. I rischi per la crescita sono al ribasso e includono un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali: con la crescita che si indebolisce, è ancora più urgente agire tramite politiche nazionali e multilaterali”.

“La politica monetaria – ha concluso Lagarde – dovrebbe assicurare che l’inflazione resti in corsa per centrare gli obiettivi e concentrare l’attenzione nell’ancorare le aspettative dove persistono le pressioni inflazionistiche”. Nella “Global Policy Agenda” che viene diffusa nel giorno in cui entrano nel vivo i lavori primaverili dell’istituto di Washington, Lagarde ha ribadito la sua richiesta ai Paesi membri di sviluppare economie “più resilienti e inclusive” e di “aggiornare le regole internazionali per fornire un campo da gioco equo” per tutti.

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