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Finanza etica, 22 trilioni di investimenti socialmente responsabili in Europa

FOCUS BNL – Crescono nel Vecchio continente gli investimenti socialmente responsabili (SRI): +30% nel 2015

Finanza etica, 22 trilioni di investimenti socialmente responsabili in Europa

A livello globale si sta assistendo ad una sempre più ampia diffusione della finanza etica; l’investitore, nella ricerca di un profitto finanziario, si focalizza su attività che rispondono a una serie di requisiti di responsabilità sociale ed ambientale. Nell’ultimo biennio in Europa si è registrata una crescita significativa degli asset gestiti con criteri di sostenibilità. I dati relativi ai 13 maggiori paesi europei evidenziano a fine 2015 un ammontare di investimenti SRI (investimenti socialmente responsabili) pari a 22 trilioni di euro. Nell’ultimo biennio, pur con un’ampia variabilità tra i paesi, la crescita complessiva è stata superiore al 30%.

Tra le strategie di selezione, la dominante resta quella relativa alle “esclusioni” che si fonda sulla volontà di escludere dai portafogli investimenti in settori ritenuti non conformi a valori etici predefiniti. Gli investimenti selezionati secondo questo criterio, con un patrimonio complessivo pari a oltre 10 trilioni di euro, ammontano a quasi il 50% dello stock complessivo.

A livello di mercato si registra un progressivo interesse da parte degli investitori retail che detengono circa il 22% del patrimonio a fronte del 78% degli investitori istituzionali. Solo due anni fa questo divario risultava molto più accentuato (97% investitori istituzionali, 3% investitori retail).

Numerose indagini hanno evidenziato come i principali deterrenti per gli investitori nell’orientarsi verso prodotti SRI siano: il timore che l’inserimento di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nella strategia di investimento possa sortire effetti negativi sui rendimenti; la difficoltà a trovare un ampio ventaglio di prodotti sul mercato.

Recenti analisi mostrano come la performance non sia un fattore discriminante per operare scelte di investimento nel segmento dei fondi SRI, che in molti casi hanno registrato performance superiori ai corrispondenti benchmark non-SRI.

Uno dei nodi da sciogliere resta invece la difficoltà a trovare questi strumenti su alcuni mercati per effetto di un ammontare ancora limitato rispetto al totale. Nel 2016 sono stati collocati sul mercato in Europa 101 nuovi fondi ESG un valore di poco superiore ai 96 del 2015 e ai 92 del 2014. A fine 2016 i fondi SRI ammontavano al 3,6% del totale dei fondi sul mercato europeo.

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