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Fiat-Chrysler: l’utile 2013 sale, ma il Cda propone di non distribuire dividendo

L’anno scorso l’utile netto del Lingotto è salito a 1,951 miliardi di euro dagli 896 milioni del 2012 – Al 31 dicembre 2013 l’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat era pari a 6,6 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente – Nessun dividendo per mantenere “liquidità elevata”, il titolo cade – Ancora positivi i conti di Chrysler.

Fiat-Chrysler: l’utile 2013 sale, ma il Cda propone di non distribuire dividendo

L’utile netto sale, ma il debito è ancora alto e per gli azionisti Fiat non c’è alcun dividendo in arrivo. Subito dopo la comunicazione dei dati relativi al 2013 e delle previsioni per il 2014, il titolo in Borsa del gruppo automobilistico (che nell’ultimo mese ha guadagnato il 24,34%) lascia sul campo il 4,4% (con un passaggio in asta di volatilità), mettendo a segno la peggiore performance del Ftse Mib. 

L’anno scorso l’utile netto del Lingotto è salito a 1,951 miliardi di euro dagli 896 milioni del 2012. L’utile della gestione ordinaria è calato del 4%, a 3,39 miliardi, contro attese per circa 3,6 miliardi. I ricavi, pari a 87 miliardi di euro, sono cresciuti del 3% in termini nominali e del 7% se misurati a cambi costanti. In forte crescita i ricavi dei marchi di lusso, con Maserati che ha più che raddoppiato il risultato del 2012. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, il marchio Jeep ha realizzato il record assoluto di vendite a livello globale con 732mila veicoli.

Al 31 dicembre 2013 l’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat era pari a 6,6 miliardi di euro, in diminuzione rispetto agli 8,3 miliardi di euro registrati al 30 settembre 2013 grazie ai flussi di cassa positivi generati nel trimestre da Chrysler (1,4 miliardi di euro) e da Fiat esclusa Chrysler (0,3 miliardi di euro). L’incremento dell’indebitamento netto industriale in tutto 2013 è stato di 0,1 miliardi di euro. Escludendo gli investimenti in partecipazioni, il flusso di cassa è stato positivo per 0,1 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2013 Chrysler presentava una posizione di liquidità netta di 0,2 miliardi di euro.

CHRYSLER: UTILE 2013 SALE A 2,8 MILIARDI DI DOLLARI

Chrysler Group, ora completamente controllata da Fiat, nel quarto trimestre 2013 ha visto crescere l’utile netto a 1,62 miliardi di dollari dai 378 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta del decimo trimestre positivo di fila. Nei tre mesi, l’utile operativo è stato di 659 milioni di dollari, il 74% in più rispetto ai 378 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel trimestre il fatturato netto è stato di 21,201 miliardi di dollari, il 24% in più rispetto ai 17,152 miliardi dello stesso periodo 2012.

Il colosso di Detroit, nell’intero 2013, ha riportato profitti per 2,757 miliardi di dollari, più degli 1,668 miliardi del 2012. Nell’anno Chrysler ha registrato un utile operativo di 1,819 miliardi di dollari, il 9% in più rispetto agli 1,668 miliardi del 2012. Il giro d’affari netto dell’anno è stato di 72,144 miliardi di dollari, il 10% in più rispetto ai 65,784 miliardi del 2012.

“I risultati finanziari di fine 2013 riflettono l’impegno che Chrysler Group ha preso di rinnovare rapidamente la gamma di prodotti con veicoli che raggiungano standard rigorosi in termini di performance”, ha commentato l’amministratore delegato di Chrysler e Fiat, Sergio Marchionne.

FIAT, STIME 2014: RICAVI A 93 MILIARDI E UTILE NETTO A 0,6-0,8 MILIARDI

Per il 2014 il gruppo Fiat prevede ricavi di circa 93 miliardi di euro, utile della gestione ordinaria tra 3,6 e 4,0 miliardi di euro, utile netto tra 0,6 e 0,8 miliardi (gli analisti avevano previsto in media un miliardo circa), con un utile per azione in miglioramento da circa 0,10 euro (esclusa gestione atipica) a un intervallo tra circa 0,44 e 0,60 euro.

L’indebitamento netto industriale è previsto compreso tra 9,8 miliardi di euro e 10,3 miliardi di euro, tenendo anche in considerazione il pagamento (2,7 miliardi di euro) per l’acquisizione della restante quota del 41,5% di Chrysler dal Veba Trust e l’effetto derivante dall’adozione dell’Ifrs 11, dal 1 gennaio 2014 (pari a circa 0,3 miliardi di euro).

IL CDA PROPONE DI NON DISTRIBUIRE DIVIDENDO

Il Cda di Fiat ha deciso di non raccomandare la distribuzione di un dividendo alle azioni, considerando che la società “intende mantenere un equilibrato livello di liquidità a seguito dell’acquisizione della quota minoritaria in Chrysler Group”. Al 31 dicembre 2013 la liquidità disponibile complessiva, incluse linee di credito committed non utilizzate per 3 miliardi di euro, era di 22,7 miliardi di euro, in crescita di 2,6 miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2013. Per Fiat esclusa Chrysler, la liquidità disponibile complessiva era pari a 12,1 miliardi di euro. Per Chrysler era pari a 10,6 miliardi di euro.

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