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Federalimentare diffonde i dati sul 2012: il settore alimentare perde 20 miliardi in 5 anni

Il presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua Magliani, ha detto che “nella crisi non esistono isole felici”. Ed è così per il settore alimentare che, con 20 miliardi di euro persi in 5 anni e 5000 posti di lavoro perduti nel biennio 2011-2012, sembra non reggere più la congiuntura economica negativa.

Federalimentare diffonde i dati sul 2012: il settore alimentare perde 20 miliardi in 5 anni

Sembrava che potesse resistere e per un po’ lo ha fatto. Ma ora non tiene più. Il settore alimentare sta cominciando a pagare le conseguenze della crisi. Nonostante una relativa tenuta della produzione (-1,4%) e una buona risposta dell’export (+8%), i consumi alimentari risultano infatti in calo (con 20 miliardi di euro persi in 5 anni e 7 miliardi se si fa riferimento solo all’ultimo anno) e l’occupazione accusa una perdita di circa 5000 posti di lavoro nel biennio 2011-2012. Lo comunica Federalimentare, dopo aver analizzato l’andamento del settore nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle.

Nella crisi non esistono isole felici – ha detto Filippo Ferrua Magliani, Presidente di Federalimentare – Finora l’industria alimentare ha saputo confermare la sua vocazione alla qualità, ma l’erosione dell’occupazione, la riduzione della propensione agli investimenti e la difficoltà nell’accesso al credito sono il riflesso di una spirale involutiva del Paese che ci fa guardare al futuro con preoccupazione”. Bisogna ridurre la pressione fiscale – ha proseguito – fermando ogni tassazione impropria, contrastare l’aumento dell’aliquota del 21% previsto a luglio 2013 e ridurre l’incidenza fiscale dei costi di trasporto e dell’energia, sostenere l’internazionalizzazione, adottare una politica fieristica chiara e lungimirante e lottare contro la contraffazione”.

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