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Fca, negli stabilimenti italiani più di un milione di vetture prodotte

Rapporto Fim-Cisl stabilimento per stabilimento: Fca in Italia migliora produzione e occupazione grazie ai nuovi modelli – Il segretario Uliano: “I metalmeccanici della Cisl hanno contribuito in maniera determinante al rilancio di Fca, sconfiggendo opposizioni ideologiche e diffidenze infondate”

Fca, negli stabilimenti italiani più di un milione di vetture prodotte

I dati della produzione degli stabilimenti Italiani di FCA al 30 giugno 2016 confermano il positivo andamento del settore e la continua crescita dei volumi dell’automotive nel nostro Paese. Lo scrive il sindacato Fim Cisl in una nota, precisando che si tratta di una crescita che vedrà gli stabilimenti italiani superare ampiamente il milione di vetture, considerando anche i veicoli commerciali di Sevel (Ch).

“Il dato è particolarmente positivo se consideriamo che la componente di gamma soprattutto nel 2016 è sempre più elevata – commenta segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano – con margini di redditività maggiori rispetto al passato. La scelta del 2012 che come FIM-CISL abbiamo condiviso con il Lingotto, di cambiare la tipologia di auto prodotte, elevandone la fascia si è dimostrata vincente sul piano delle prospettive e dell’occupazione. Le auto di fascia medio-alta prodotte nel 2012 rappresentavano solo il 20% dei volumi, mentre nel 2015 si è raggiunto il 58%”.

Nel 2016 con la messa in produzione alla fine di marzo di “Levante” e “Giulia”, a cui si aggiungerà a fine anno il nuovo Crossover Alfa Romeo, la percentuale potrà ulteriormente crescere fino a toccare il 62%.

CASSINO E MIRAFIORI

Secondo il sindacato, la partenza nel mese di marzo delle produzioni dell’Alfa Romeo Giulia a Cassino e del Suv Maserati Levante nello stabilimento di Mirafiori stanno determinando effetti positivi sulla prospettiva futura della piena saturazione di questi due stabilimenti. In particolare le produzioni nei primi sei mesi del 2016 già quasi pareggiano il dato di tutto l’anno 2015. Questo impatterà positivamente anche sull’occupazione di questi due importanti stabilimenti.

Nello specifico, mentre per Cassino si prospetterà nel secondo semestre la piena occupazione con la possibilità di ulteriori incrementi occupazionali al lancio del primo Crossover Alfa Romeo confermato per fine anno, per lo stabilimento di Mirafiori in questa fase la prospettiva è di aumentare i lavoratori in produzione, riducendo l’uso dell’ammortizzatore sociale. L’obiettivo su Mirafiori della Fim-Cisl è introdurre per la prima volta nella sua storia il contratto di solidarietà nella prospettiva entro il 2018 di impiegare a tempo pieno tutti i lavoratori.

A Cassino intanto si continua a crescere con la produzione giornaliera della Giulia, passata dalle 160 vetture di fine giugno alle attuali 200. Le Alfa Romeo Giulia prodotte al 30 giugno sono pari a 4678. Anche Giulietta sta avendo un ottimo andamento, con 36.473 prodotte nei primi sei mesi, rispetto alle 45.668 prodotte nell’intero 2015. Ai blocchi di partenza senza alcun ritardo sulla tabella di fine anno partirà anche “Stelvio”, il Suv a marchio Alfa.

A Mirafiori, a pochi mesi dalla partenza del Suv di Maserati si viaggia già su due turni con una produzione giornaliera intorno alle 120 vetture e il Levante ha già raggiunto quota 4654 unità. Gli effetti occupazionali si iniziano a sentire positivamente anche se sarà necessario il lancio del già previsto secondo modello su Mirafiori.

GRUGLIASCO E MODENA

Nell’ultimo mese si è riscontrato una ripresa delle produzioni del marchio del Tridente, grazie all’effetto trainante del Suv Levante. In particolare le produzione a Grugliasco al 30 giugno hanno raggiunto le 9.834 unità, favorita dal restyling della Maserati Quattroporte.

Quanto allo stabilimento modenese, l’ipotesi di fermare la produzione entro fine anno è stata accantonata e sono stati stanziati piccoli investimenti che consentiranno di mantenere le produzioni di Gran Turismo e Gran Cabrio molto probabilmente fino al 2018. Il sindacato assicura che nelle prime settimane di settembre verificherà nel dettaglio le nuove decisioni sul piano industriale e occupazionale con uno specifico incontro nazionale.

MELFI

Lo stabilimento di Melfi viaggia a pieno regime con le produzioni di Renegade a quota 105.000, 500X a quota 54.000 e la Fiat Punto a 36.000 unità prodotte. È stimabile che la produzione annua, nello stabilimento con più occupati, si avvicinerà molto ai dati record del 2015.

POMIGLIANO

Nei primi sei mesi del 2016 si è arrivato al dato storico per la produzione di Panda di 111.808 vetture prodotte. È certo che il dato record del 2015 di 177.026 vetture verrà ampiamente superato nel 2016 attestandosi oltre le 190.000 unità. Questo consentirà di avere ulteriori impatti positivi sull’occupazione anche se su Pomigliano il sindacato si aspetta che dopo una valutazione su andamento sul mercato dei nuovi modelli di Alfa Romeo, si ufficializzi la futura produzione Alfa Romeo nello stabilimento campano.

SEVEL

Anche Sevel continua la crescita di volumi e il 2016 si attesterà intorno 285.000 unità, superando ampiamente le 260.800 del 2015, con un incremento del 10%. Un incremento del 50% rispetto al 2013. Questo ha consentito la stabilizzazione di 280 lavoratori alla fine del 2015 e l’ingresso di ulteriori 190 somministrati nel mese scorso.

FERRARI

In crescita anche i volumi di Ferrari, che nel primo semestre si attestano intorno alle 4100 unità, con un leggero incremento rispetto ai dati del 2015, con l’obiettivo di chiudere l’anno intorno alle 8.000 unità.

L’andamento complessivo e la crescita dei volumi fa quindi ben sperare sul dato occupazionale, dopo che nel periodo 2012-2013 oltre il 40% dell’occupazione era inattiva e in cassa integrazione e i volumi delle auto erano al di sotto delle 400.000 unità, di cui l’80% in fascia bassa. La situazione ora è completamente diversa: sono meno del 12% i dipendenti coinvolti in CDS e CIG e l’anno scorso in alcuni stabilimenti si sono assunti oltre 3.000 giovani a tempo indeterminato.

Nel corso dei primi sei mesi del 2016 sono quasi 400 i lavoratori in somministrazione e a tempo determinato che sono entrati negli stabilimenti di FCA. La prospettiva è di ulteriori incrementi occupazionali in particolare con il completamento della produzione dei modelli Alfa Romeo.

“In questi anni abbiamo fatto grandi cose come FIM-CISL in FCA – conclude Uliano -, da una situazione pre-fallimentare fino a portare, con i nostri accordi sindacali, l’industria dell’automotive tra i principali settori trainanti della nostra economia, sconfiggendo l’opposizione quelle forze sindacali e politiche condizionate da logiche esclusivamente ideologiche che puntavano al tanto peggio, tanto meglio”.

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