Questo mese l’indice Eurocoin ha registrato un valore negativo (-0,13%): è la prima volta da due anni a questa parte. Il dato, elaborato da Banca d’Italia assieme al centro studi Cepr, fotografa l’andamento della crescita di fondo nell’Unione valutaria, con diversi mesi di anticipo rispetto ai dati sui Pil.
Il segno meno rappresenta quindi un segnale di ricaduta in recessione per l’Eurozona. L’ultima volta che si era registrato un valore sotto lo zero era il settembre 2009. Il dato di oggi è in linea con la attese degli analisti, che tuttavia erano stati più ottimisti, prevedendo in media un -0,10%.
L’indebolimento dell’indice riflette cali su buona parte delle voci analizzate dall’indagine, “in particolar modo del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori”, rilevano Bankitalia e Cepr in una nota congiunta. La prima stima di Eurostat sul Pil dell’area euro nel terzo trimestre verrà pubblicata il 15 novembre.
