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Euler Hermes: crescono le insolvenze nel commercio internazionale

Secondo un’analisi dell’assicuratore crediti Euler Hermes (Gruppo Allianz), il rallentamento della crescita mondiale nel 2012 spinge verso l’alto il numero delle insolvenze aziendali nel mondo nel 2012-3 (+ 4% e + 5%). In Italia, nei primi otto mesi, crescono i mancati pagamenti: + 30% sul domestico e + 7% export. L’Alimentare è il comparto più virtuoso.

Euler Hermes: crescono le insolvenze nel commercio internazionale

Nel suo Incontro stampa di oggi, l’assicuratore crediti Euler Hermes (Gruppo Allianz, leader mondiale nel settore), ha affrontato principalmente tre temi: “Il rallentamento economico mondiale e i suoi effetti globali; il credit crunch, mancati pagamenti e i trend delle insolvenze aziendali; il Focus Italia: made in italy tra luci e ombre”. In realtà più ombre che luci sembrano caratterizzare l’economia ed il commercio mondiale nel biennio 2012-13.

Colpita principalmente dalla recessione economica in Europa, la crescita mondiale continuerà a rallentare leggermente nel 2012 fino al +2,5% (dopo il 2,9% nel 2011), per poi risalire al 2,8% nel 2013. La zona euro terminerà in recessione nel 2012 (-0,5%) a causa dell’indebolimento delle attività nei Paesi del sud (Grecia, Spagna e Italia) e la crescita debole delle restanti nazioni della regione. Tra i Paesi emergenti, i BRIC stanno vivendo un rallentamento, ad eccezione della Russia, che è stata sostenuta dal prezzo elevato del petrolio nel primo trimestre 2012. La crescita della Cina è scesa al 7,6% rispetto al 9,2% dell’anno precedente, la crescita del Brasile all’1,7% rispetto al 2,7%, mentre l’India cresce come nel 2011 con un tasso del 6,5%.

Il rallentamento economico mondiale si rifletterà inevitabilmente sull’andamento globale delle insolvenze (Global Insolvency Index), atteso in crescita del 4% nel 2012. La tendenza dovrebbe rimanere verso il basso nelle Americhe (- 9%) mentre in tutte le altre regioni mondiali si registrerà un incremento. In Asia la crescita sarà del 4%, nei Paesi del Mediterraneo del 20% (Italia + 12%, in crescita continua negli ultimi 5 anni) ed infine nell’Eurozona la crescita sarà del 14% (Francia + 4%, +1% per l’area costituita da Germania, Austria e Svizzera).

La decelerazione della crescita economica nazionale si riflette sull’andamento dei mancati pagamenti delle imprese italiane. Dopo i primi otto mesi del 2012, il numero dei mancati pagamenti (frequenza) nel mercato interno è cresciuto del 30% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre l’importo medio (severità) è in leggera decelerazione: – 2%. Le cause principali stanno nella difficoltà di accesso al credito e nel calo dei consumi interni con la conseguente dilatazione dei tempi di pagamento, che inducono le aziende a non onorare i propri impegni. Seppur con un trend inferiore, ad agosto, anche il mercato Export segna un incremento degli incagli dei pagamenti, registrando la crescita sia della frequenza (+ 7%) che della severità (+5%).

Oltre al trend economico, Euler Hermes Italia ha voluto verificare lo stato di salute finanziario di quattro settori portanti del made in Italy: alimentare, tessile, meccanica e siderurgia. Emerge un generale alto livello di indebitamento e un basso livello di remunerazione del capitale investito. Tra i quattro settori, oggetto dell’analisi, spicca per virtuosità l’alimentare, con un livello di indebitamento sostenibile, una remunerazione del capitale in crescita e un trend sempre costante anche nel periodo 2008-2009. Commenta Michele Pignotti (Capo della Regione Paesi Mediterranei, Africa e Medio Oriente di Euler Hermes, che ha condotto l’incontro con Ludovic Subran, Capo Economista di Euler Hermes): “Per supportare le imprese italiane e per recuperare il gap di produttività verso le altre economie europee è necessario un rilancio della politica governativa, monetaria, fiscale ed industriale. In particolare è necessario che siano messe in atto tutte le azioni che permettano la riduzione dei costi, con priorità per quello dell’energia e dell’accesso al credito, allo scopo di migliorare la redditività delle aziende e favorirne gli investimenti in rinnovamento e ricerca”.

In allegato il comunicato stampa completo di Euler Hermes.


Allegati: Euler Hermes-Comunicato Conferenza-Milano 180912.pdf

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