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Ennesimo dietrofront di Berlusconi: “Dopo la condanna sono obbligato a restare in campo”

“Dopo la condanna mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perchè ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me. Forse il giudice Davossa è prevenuto contro di me: sentenza incredibile” – “Ma non mi candiderò a premier” – Attacchi a Merkel, Sarkozy, Monti (“Valuteremo se togliergli la fiducia”), Quirinale, Consulta

Ennesimo dietrofront di Berlusconi: “Dopo la condanna sono obbligato a restare in campo”

Più ondivago di così Silvio Berlusconi non potrebbe davvero essere. Oggi l’ex premier ha compiuto un nuovo dietrofront sposando la linea radicale della Santanché: “Dopo la condanna mi sento obbligato a scendere di nuovo in campo per riformare il pianeta giustizia perchè ad altri cittadini non capiti quanto è capitato a me”. Poi ha tuonato: “E’ una sentenza davvero incredibile: forse il giudice Davossa era prevenuto contro di me”.

Alle 17 in una conferenza stampa Berlusconi ha chiarito che tuttavia non si candiderà a premier ma che il Pdl farà le primarie per scegliere chi opporre a Bersani. Durissimi i suoi attacchi alla politica restrittiva della Germania, a Merkel e a Sarkozy  ma anche al governo Monti, al Quirinale, al Parlamento, alla Corte Costituzionale e al gruppo De Benedetti.

Dura la reazione dei magistrati con l’Anm che ribatte: “Respingiamo con forza attacchi e offese”.

Sul piano politico felice Daniela Santanché, pasionaria del Pdl, che si dice “contenta che Berlusconi abbia accolto il nostro appello a tornare in campo”. Ironico invece il presidente della Camera Gianfranco Fini: “La dichiarazione di oggi di Berlusconi è diversa da quella di ieri: aspettiamo di vedere quale sarà quella di domani”

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