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Derby: la Roma batte la Lazio (2-0) e resta nella scia di Inter e Fiorentina

DERBY DELLA CAPITALE – Un inesistente rigore di Dzeko apre le porte del successo ai giallorossi che poi legittimano la vittoria sulla Lazio con il bel gioco e con una rete strepitosa di Gervinho – I laziali recriminano per il disastroso arbitraggio di Tagliavento che però ha evitato di espellere Lulic e Gentiletti – La Roma è a un passo da Inter e Fiorentina

Derby: la Roma batte la Lazio (2-0) e resta nella scia di Inter e Fiorentina

La Roma si rimette al centro del villaggio. Il derby della Capitale sorride ai giallorossi che archiviano così la sconfitta di Milano e restano in scia alle capoliste Inter e Fiorentina, esce male invece la Lazio di Pioli, costretta a fare i conti con quella che, numeri alla mano, è una vera e propria crisi di risultati e gioco. L’altro sconfitto della stracittadina romana è sicuramente l’arbitro Tagliavento, protagonista di gravi errori che hanno indubbiamente condizionato il match. Su tutti il rigore dato alla Roma (fuori area), ma anche le mancate espulsioni di Gentiletti e Lulic e, in generale, una gestione tutt’altro che convincente. 

“Prima di fischiare un penalty così importante bisogna pensarci bene – il commento amaro di Pioli. – Il fallo era fuori area, episodi del genere sono determinanti. La gara era equilibrata e la Roma l’ha sbloccata grazie a quel rigore”. “E’ questione di millimetri – la replica di Garcia. – E comunque, a prescindere dall’episodio, non penso proprio si possa mettere in discussione la nostra vittoria”. Effettivamente i giallorossi hanno legittimato il successo con una prestazione molto convincente, decisamente migliore di quella dei rivali. 

Dopo il rigore incriminato (10’, trasformato con freddezza da Dzeko), la squadra di Garcia ha continuato a macinare gioco, colpendo la Lazio con ripartenze feroci e ben orchestrate. I biancocelesti avrebbero dovuto muoversi con più attenzione, invece si sono fatti prendere dall’ansia e hanno finito col fare esattamente ciò che voleva la Roma. Che, negli spazi larghi, sa essere devastante. Sugli scudi, ancora una volta, quel Gervinho quasi cacciato in estate e ora imprescindibile per gli schemi di Garcia.

L’ivoriano ha fatto il bello e il cattivo tempo per tutta la partita, giusto dunque sia stato lui a chiuderla con lo splendido contropiede del definitivo 0-2 (63’). La Lazio? Scollata, nervosa e sfortunata. Perché va anche detto che, nei momenti topici, la dea bendata si è girata dall’altra parte. Nel primo tempo Felipe Anderson (traversa clamorosa) e Djordjevic (murato da Rudiger a botta sicura) avrebbero potuto rimettere tutto in discussione e lo stesso discorso vale per Klose nella ripresa (tiro alto a porta vuota). 

“E’ un momento difficile e delicato – il pensiero di Pioli. – Purtroppo gira tutto storto ma è inutile piangersi addosso: dobbiamo solo abbassare la testa e lavorare duro”. Grande gioia invece in casa Roma, dove in meno di una settimana sono state rimesse a posto le cose sia in Champions che in campionato. “Avevamo subito critiche ingiuste – le parole di Garcia. – Sono contento che sia arrivata la risposta migliore, i ragazzi se lo meritavano”. 

Sarà una sosta molto diversa per le squadre della Capitale, alle prese con momenti e stati d’animo diametralmente opposti. Inevitabile dopo un derby, tanto più in una città che respira calcio come poche altre al mondo.

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