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Coppa Italia, stasera la finalissima Atalanta-Juve: la Dea è favorita ma Allegri spera di conquistare il trofeo prima dell’addio

Solo vincendo la Coppa Italia la Juve di Allegri potrebbe addolcire un po’ una stagione molto deludente ma stavolta la strafavorita è l’Atalanta di Gasperini, mai così in forma come in questo periodo

Coppa Italia, stasera la finalissima Atalanta-Juve: la Dea è favorita ma Allegri spera di conquistare il trofeo prima dell’addio

Una finale a ruoli invertiti. Atalanta-Juventus deciderà la vincitrice numero 78 della Coppa Italia, ma questa volta non sono i bianconeri a partire da favoriti: il trend dell’ultimo periodo, infatti, vede i bergamaschi partire avanti, seppur di poco. Sembra incredibile considerando monte ingaggi e blasone, eppure la Dea di Gasperini si presenta alla kermesse dell’Olimpico con più chances della Signora, sia per quanto concerne l’aspetto tecnico che mentale. Ad Allegri il compito di invertire il pronostico e dare alla Juve la 15esima Coppa Italia, magari come regalo d’addio dopo tre anni di ombre e (poche) luci.

Atalanta – Juventus (ore 21, Canale 5)

Cominciamo col dire che sarà una finale da record. Atalanta e Juventus, infatti, si sfideranno sotto gli occhi di 180 Paesi, oltre che di un Olimpico completamente esaurito. Un grande spettacolo, insomma, per un match che ha tutto per non deludere le aspettative. Sono soprattutto i bergamaschi a promettere fuoco e fiamme, sia per l’innegabile voglia di alzare al cielo un trofeo (l’ultimo, sempre Coppa Italia, risale al 1963), che per il DNA offensivo che li caratterizza. Gasperini, in sella dal 2016, ha portato il club a un livello inimmaginabile, anche lui però ha voglia di suggellare il percorso con qualcosa di tangibile. Avrà due opportunità per farlo da qui a mercoledì prossimo, giorno della finale di Europa League, ma se il Bayer Leverkusen fa molta paura, lo stesso non si può dire di questa Juventus, fermata anche dalla Salernitana e volata in Champions proprio grazie all’Atalanta.

Sottovalutare i bianconeri, però, sarebbe un errore imperdonabile, perché Allegri non brillerà per gioco offensivo e spettacolo, ma sa perfettamente come vincere i trofei. Se Gasperini, infatti, ha un palmares pressoché inesistente (a livello di squadra, perché individualmente può vantare due panchine d’oro e altrettanti premi come miglior allenatore AIC), Max si gongola tra Scudetti (6, 5 con la Juve e 1 col Milan), Coppe Italia (4, record a pari merito con Eriksson e Mancini) e Supercoppe Italiane (3, 1 col Milan e 2 con la Juve), a cui bisogna aggiungere le due finali di Champions (perse) del 2015 e del 2017. Insomma, meglio non scherzare troppo col fuoco, anche perché l’Atalanta, come si è visto contro la Roma, ha la pericolosa tendenza di partire forte e calare alla distanza, rischiando di subire clamorose rimonte. I bergamaschi, inoltre, dovranno fare a meno di bomber Scamacca (squalificato), anche se il De Ketelaere ammirato domenica fa dormire sonni tranquilli.

Allegri: “Per vincere dovremo essere bravi e fortunati, ma l’obiettivo era la Champions”

“Abbiamo il 50% di vincere, dovremo essere bravi a portare gli episodi dalla nostra parte, sapendo che con loro le partite non finiscono mai – ha spiegato Allegri in conferenza stampa -. Se saremo bravi e un po’ fortunati potremo portarla a casa, in questo momento tutti danno per favorita l’Atalanta e per noi domani potrebbe essere anche l’ultima finale. Ci vorranno lucidità, serenità e concretezza, poi se gli avversari saranno stati più bravi gli stringeremo la mano. Ripeto fino alla noia, l’obiettivo principale era che la Juventus partecipasse alla prossima Champions League. Ci sono momenti in cui nella vita, se non puoi vincere, puoi comunque garantire un tesoretto alla società: vedremo se vinceremo, ma partecipare a questi eventi non è da tutti. Giocheremo con grande rispetto dell’Atalanta, come già nelle precedenti finali. Le partite vanno vinte sul campo, inoltre ci vuole la convinzione di portarsi a casa la Coppa”.

Gasperini: “Stagione incredibile, ma ci manca l’ultimo miglio: vogliamo la Coppa!”

“Essere qui è un motivo di orgoglio perché sono passati cinque anni dalla prima finale e sono rimasti pochi giocatori – le parole di Gasperini -. Abbiamo modificato tanto, da una prima a una terza Atalanta, ma abbiamo avuto motivazioni, spirito e identità. Per me la cosa più importante è che il club si sia piazzato in una fascia che gli permette di giocare spesso queste partite. In passato dicevo che la Coppa Italia era l’unico trofeo possibile, perché Champions e scudetto sono troppo distanti per le nostre possibilità e anche pensare all’Europa League era difficile, ma questi ragazzi sono stati splendidi con un percorso incredibile. Il percorso è stato straordinario, ora però manca l’ultimo miglio e abbiamo voglia di conquistare la finale. Dicono che siamo favoriti? Questo conta poco, è chiaro che arriviamo con entusiasmo e la Juventus con risultati sotto le aspettative, ma incontreremo una squadra molto forte”.

Atalanta – Juventus, le probabili formazioni

  • Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; Lookman, De Ketelaere
  • Allenatore: Gasperini
  • In panchina: Musso, Rossi, Bakker, Adopo, Toloi, Hateboer, Pasalic, Bonfanti, El Bilal Touré, Miranchuk
  • Indisponibili: Holm, Kolasinac
  • Squalificati: Scamacca
  • Juventus (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie, Cambiaso, Nicolussi Caviglia, Rabiot, Iling Jr; Chiesa, Vlahovic
  • Allenatore: Allegri
  • In panchina: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Alex Sandro, Djalò, Alcaraz, Kostic, Miretti, Weah, Milik, Kean, Yildiz
  • Indisponibili: De Sciglio
  • Squalificati: Pogba, Fagioli, Locatelli

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