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Maurizio Stirpe subisce la beffa della nuova retrocessione in B del suo Frosinone ma resta un gran signore

Saper perdere con stile non è da tutti ma ieri il Presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, malgrado la delusione per la retrocessione in serie B, ha dato una lezione a tutto il mondo spesso esagitato del calcio

Maurizio Stirpe subisce la beffa della nuova retrocessione in B del suo Frosinone ma resta un gran signore

Che beffa atroce per il Frosinone calcio: era quasi salvo ma la vittoria all’ultimo secondo dell’Empoli sulla Roma lo condanna inesorabilmente alla retrocessione in serie B. Prestigio e soldi che sfumano perchè nel campionato cadetto i diritti televisivi non valgono come in Serie A. Non è la prima volta che il Frosinone scivola in B dopo un solo anno nella serie maggiore. Tuttavia, malgrado la delusione sia enorme, il Presidente Maurizio Stirpe, noto imprenditore laziale di componentistica per auto con fabbriche anche in Sudamerica, si rivela ancora una volta un gran signore e si accolla tutte le responsabilità della sconfitta: “La responsabilità della retrocessione è tutta mia”. I giornalisti sportivi sono convinti che la responsabilità sia in realtà soprattutto dei giocatori, che ieri sera sono stati frenati dalla paura, e soprattutto dall’allenatore Eusebio Di Francesco, che sulla panchina non ha mai raccolto i successi raggiunti da giocatore e che quest’anno ha dilapidato nel girone di ritorno con una tattica forse troppo spregiudicata il patrimonio di punti accumulato nel girone d’andata. Comprensibile il suo pianto a dirotto alla fine della partita di ieri sera persa con l’Udinese dell’astuto Cannavaro. Ma Stirpe ha avuto parole dolci anche per lui: “Eusebio non meritava questo epilogo e mi dispiace per lui perché è un bravo maestro di calcio. Non mi sono pentito di averlo scelto, anche se siamo retrocessi”. Più signore di così non si può. Nel calcio c’è ancora qualcuno che ha stile. Anche quando perde. Onore a Stirpe.

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