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Conti pubblici, Istat: deficit-Pil sale all’8% nel primo trimestre

E’ il dato peggiore dal 2009 – Pesa l’aumento della spesa per gli interessi sui titoli di Stato e il calo delle entrate “causato dall’andamento negativo dell’economia”.

Conti pubblici, Istat: deficit-Pil sale all’8% nel primo trimestre

Alla fine il conto dello spread è arrivato. Nel primo trimestre di quest’anno, il rapporto deficit-Pil dell’Italia è salito all’8% (dato grezzo) dal 7% registrato nello stesso periodo del 2011. E’ il dato peggiore dal primo trimestre del 2009, quando il rapporto era al 9,5%. Lo ha comunicato l’Istat, spiegando che sui risultati dei primi tre mesi del 2012 hanno pesato “l’aumento della spesa per interessi”, legata alla “salita nel corso del 2011 dei rendimenti sui titoli di Stato”, e il calo delle entrate “causato dall’andamento negativo dell’economia”.

Il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo e pari a 11,471 miliardi di euro. L’incidenza sul Pil è stata del -3% rispetto al -2,7% del primo trimestre del 2011: in questo caso si tratta del dato peggiore dal primo trimestre del 2010.

Il saldo corrente (risparmio), invece, è stato negativo per 21.952 milioni di euro (era a -17.120 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso), con un’incidenza sul Pil di -5,8% a fronte di un valore di -4,5% registrato nel primo trimestre 2011.

Nel dettaglio, fra gennaio e marzo la spesa per gli interessi è salita del 16% su base annua. Le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dell’1,3%. Le uscite correnti sono cresciute del 2,6%, mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 19,9%. Le entrate si sono invece ridotte dell’1% e la loro incidenza sul Pil è stata pari al 41,3%, in lieve calo rispetto al 41,6% dei primi tre mesi del 2011. 

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