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Commercio, Istat: surplus extra-Ue raddoppia a ottobre (+2,9 miliardi)

A ottobre, rispetto al mese precedente, le esportazioni sono cresciute dello 0,8% mentre le importazioni sono diminuite dell’1,3%.

A ottobre il surplus commerciale dell’Italia con i paesi extra Ue è più che raddoppiato su base annua: da +1,4 a +2,9 miliardi di euro. Nei primi dieci mesi del 2013 il dato ha raggiunto i 14,2 miliardi, a fronte di un disavanzo pari a -4,1 miliardi nello stesso periodo del 2012. Al netto dell’energia, il saldo commerciale si amplia da +49,3 miliardi del periodo gennaio-ottobre 2012 a +56,7 miliardi nello stesso periodo del 2013. 

I dati sono stati diffusi oggi dall’Istat, precisando che il mese scorso sono risultate in diminuzione le vendite verso Svizzera (-14,4%), Turchia (-2,7%) e paesi Opec (-0,4%). La diminuzione delle importazioni è particolarmente rilevante dai paesi Opec (-24,8%), dalla Turchia (-22,3%), dai paesi Mercosur (-15,6%) e dagli Stati Uniti (-12,4%).

A ottobre, rispetto al mese precedente, le esportazioni sono cresciute dello 0,8% mentre le importazioni sono diminuite dell’1,3%. La crescita congiunturale dell’export è da ascrivere all’energia (+13,4%) e, in misura minore, ai beni di consumo (+4,0%). Al netto dei prodotti energetici, la dinamica delle vendite verso i paesi extra Ue ristagna (-0,1%).

Nell’ultimo trimestre la flessione congiunturale delle esportazioni (-0,6%) risente soprattutto del calo delle vendite di beni strumentali (-2,0%) e prodotti intermedi (-1,4%). Nello stesso periodo, l’incremento congiunturale delle importazioni (+0,7%) è contrastato solo dalla flessione degli acquisti di energia e di beni di consumo durevoli (entrambi -3,0%).

Rispetto allo stesso mese del 2012, a ottobre 2013 le esportazioni registrano un contenuto aumento (+1,5%) mentre le importazioni flettono in misura consistente (-8,0%). Per l’intero periodo (gennaio-ottobre 2013) la crescita tendenziale delle esportazioni si conferma positiva (+2,0%) e interessa tutti i principali raggruppamenti di beni, salvo l’energia (-13,5%) e i prodotti intermedi (-3,3%). Nello stesso periodo le importazioni registrano un’ampia flessione (-10,1%), particolarmente forte per l’energia (-19,1%).

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