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Cgil, persi 700mila iscritti da fine 2014

Il sindacato non riesce a fare presa su giovani e precari – A dominare nella Confederazione sono i pensionati – Conferenza di organizzazione in programma a Roma il 17 e 18 settembre.

Cgil, persi 700mila iscritti da fine 2014

Dal 31 dicembre 2014 a oggi la Cgil ha perso oltre 700mila iscritti. Per la precisione 723.969, pari a un calo del 13% rispetto ai 5,6 milioni di tessere complessive su cui la Confederazione poteva contare alla fine dell’anno scorso. Rispetto all’agosto del 2014, invece, gli iscritti in meno sono 110.917, mentre si arriva a quota 220.891 se si confronta giugno 2013 con giugno 2015. I numeri sono contenuti in un rapporto interno del sindacato.

Dalle tabelle emerge inoltre che, nella Cgil, la supremazia dei pensionati è netta: il primo luglio erano iscritti al sindacato di Corso Italia 2.185.099 lavoratori attivi contro 2.644.835 di tesserati dello Spi (ma anche questi stanno diminuendo, visto che nel giugno 2013 erano 2.728.376).

Ecco l’andamento delle varie categorie: 

– Nidil (lavoratori atipici) -48,8%;

– Filcams (commercio) -24 per cento; 

– Fillea (edili) -21,4 per cento; 

– Flai (agricoltura) -20,6 per cento; 

– Fiom (metalmeccanici) -12,5 per cento.

Quanto ai disoccupati, nel 2014 su sul totale degli iscritti solo 15.362 erano senza lavoro, mentre oggi sono appena 8mila. A conferma della scarsa presa del sindacato fra i giovani, oltre che fra i precari. 

Per far fronte a questa situazione, dopo sette anni la Cgil ha indetto una Conferenza di organizzazione. L’appuntamento è il 17 e 18 settembre a Roma, dove gli iscritti si riuniranno per discutere su quattro temi fondamentali: contrattazione inclusiva, democrazia e partecipazione, territorio e strutture, profilo identitario e formazione sindacale.

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