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CAMPIONATO – L’Inter con il Chievo deve tornare a fare l’Inter

CAMPIONATO – Contro il CHievo i nerazzurri devono tornare a giocare da grande squadra altrimenti vanno definitivamente in crisi – Stramaccioni sente che la sua panchina comincia a traballare e medita di cambiare il modulo – Milito, problemi contrattuali a parte, è pronto a tornare in campo – L’Inter sente il fiato sul collo del Milan

CAMPIONATO – L’Inter con il Chievo deve tornare a fare l’Inter

Un girone dopo è di nuovo rivoluzione. Il 26 settembre, giorno di Chievo – Inter, Stramaccioni varò il 3-5-2 capace di battere, nell’ordine, Fiorentina, Milan, Juventus e Napoli. L’effetto “difesa a 3” è però finito da tempo, per la precisione dal 3 novembre, data del ratto di Torino. Da quel sabato di festa sono arrivate delusioni in serie: 12 partite, 5 sconfitte, 4 pareggi e appena 3 vittorie, tutte a San Siro. In trasferta poi, con 5 sconfitte su 6, è stato un vero e proprio pianto, che sta facendo vacillare la panchina di Strama. “Io non smetterò mai di ringraziare Moratti per la fiducia iniziale ma anche per ciò che mi sta dando adesso, perché è un valore aggiunto” ha affermato il tecnico gonfiando il petto. Il presidente è con lui, ma ora, indipendentemente da uomini e moduli, servono i risultati:

“La partita di Siena ha rappresentato il punto in cui dobbiamo dire basta. Dobbiamo tornare a essere l’Inter, quello che è successo a Siena non deve più succedere. Dobbiamo ricominciare a vincere e riprendere la corsa verso le prime posizioni, dobbiamo ritornare a essere protagonisti nell’arco dei 90 minuti, dobbiamo avere la qualità per attaccare e mettere in difficoltà l’avversario, dobbiamo ragionare da grande squadra. Il primo cambiamento tattico con il passaggio alla difesa a tre ci ha portato dei vantaggi. Adesso la rosa è cambiata e abbiamo qualche risorsa in più a centrocampo…”. Tradotto: è giunta l’ora di variare sistema di gioco.

Strama non lo ha detto apertamente, ma tutto lascia pensare al 4-3-2-1, con un centrocampo inedito Cambiasso-Kuzmanovic-Kovacic e l’inserimento di Alvarez in attacco assieme a Cassano e Palacio. Solo panchina per Milito, che però è in rampa di lancio per tornare ad essere un protagonista. “Diego si è allenato al 100 per cento – ha confermato il tecnico. – Con i medici siamo stati molto prudenti con lui: avrebbe già potuto giocare qualche minuto a Siena, ma si è scelto di preservarlo”. Il Principe è troppo importante, almeno per ora, perché a giugno le cose potrebbero anche cambiare. Secondo alcune fonti autorevoli l’Inter pare intenzionata a ridiscuterne il contratto (ovviamente al ribasso), sulla falsa riga di quanto accaduto con Sneijder (ma anche con Maicon, Lucio e Julio Cesar), prospettiva che potrebbe complicare il suo futuro in nerazzurro. Ma a questo si penserà solo in estate, mentre ora è meglio concentrarsi sul Chievo.

“Già all’andata aveva dimostrato di essere una squadra molto organizzata, anche se con un altro allenatore – ha riconosciuto Strama. – Poi è arrivato Corini, che ha dato ancor più identità e solidità, ha vinto a Roma, se l’è giocata fino all’ultimo con la Juve. È un avversario da rispettare”. E, possibilmente, da battere, perché la classifica preme, in particolare nelle sembianze del Milan. “Se il nostro competitor è la Fiorentina o il Milan o la Lazio è la stessa cosa – ha provato a nascondersi il tecnico, prima di ammettere che – i rossoneri possono dare qualche stimolo in più perché alle porte c’è il derby”. Fu proprio in quella partita che Strama si guadagnò la fiducia di Moratti, oltre che l’appellativo di “Mister derby”. Ora però è tempo di tornare a vincere, perché a volte i ricordi non bastano. Soprattutto nel calcio, soprattutto all’Inter.

PROBABILI FORMAZIONI

Inter (4-3-2-1): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo; Cambiasso, Kuzmanovic, Kovacic; Alvarez, Cassano; Palacio.
In panchina: Carrizo, Belec, Silvestre, Jonathan, Pereira, Schelotto, Stankovic, Gargano, Rocchi, Milito.
Allenatore: Andrea Stramaccioni.
Indisponibili: Castellazzi, Samuel, Obi, Mudingayi.
Squalificati: Guarin (1), Chivu (1).

Chievo (5-3-2): Puggioni; Frey, Andreolli, Dainelli, Acerbi, Jokic; Guana, L. Rigoni, Hetemaj; Thereau, Paloschi.
In panchina: Ujkani, Sampirisi, Vacek, Cesar, Papp, Luciano, Cofie, Spyropoulos, Farkas, Seymour, Hauche, Pellissier.
Allenatore: Eugenio Corini.
Indisponibili: Sardo, Dramé, Stoian.
Squalificati: nessuno.

Arbitro: Marco Guida (Torre Annunziata).
Assistenti di linea: Vuoto – Posado.
Assistenti di porta: Rocchi – Pairetto.
Quarto uomo: De Pinto.

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