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Calcio, Europei: l’Italia di Conte a caccia del miracolo contro la Germania

Pur essendo sfavoriti dai pronostici, gli azzurri proveranno stasera a rinverdire le tradizioni che li vedono sempre vincenti contro i campioni tedeschi nelle competizioni ufficiali: dal leggendario 4 a 3 di Messico ’70 al Mundial dell’82 e del 2006 fino agli ultimi Europei – De Rossi in bilico fino all’ultimo: se non ce la fa, è pronto Sturaro.

Calcio, Europei: l’Italia di Conte a caccia del miracolo contro la Germania

Miracolo italiano, atto secondo. Neanche il tempo di goderci la vittoria sulla Spagna che è già tempo di pensare alla Germania, avversaria, se possibile, ancora più forte e proibitiva della precedente. Togliamoci subito il dente: i tedeschi sono nettamente favoriti, sotto tutti i punti di vista. Ma dopo la vittoria di Parigi andiamo a Bordeaux con la convinzione di potercela quantomeno giocare, se non altro perché, in questo Europeo, abbiamo dato il meglio contro squadre più forti di noi (Belgio, Spagna) che con quelle alla nostra portata (Svezia, Irlanda). “Un mese fa non ci sarebbe stata partita, ora invece siamo qui a giocarcela dopo aver vinto il girone e battuto meritatamente gli spagnoli – il pensiero di Conte. – Nessuno parte sconfitto, abbiamo lavorato tanto per superare scogli all’apparenza insormontabili. Rispettiamo molto la Germania ma ora la parola passa al campo”. Frecciata sottile quella del ct, visto che i nostri avversari hanno passato la settimana a ostentare una sicurezza al limite dell’arroganza. Ieri però Joachim Low ha preferito volare basso, forse perché scottato dalla sconfitta del 2012: anche allora i favoriti erano loro eppure il campo ci vide, ancora una volta, superiori. “In questi giorni abbiamo analizzato l’Italia, sappiamo che non è brava solo a difendersi – ha spiegato il ct tedesco. – Siamo coscienti che ogni partita potrebbe essere l’ultima, sentiamo la tensione ma siamo anche rilassati perché consapevoli della nostra forza. E’ una questione di equilibrio, non di arroganza”.

Sarà, eppure preferiamo il low (ironia della sorte…) profile azzurro a quello tedesco, se non altro per i ricordi del passato. Chi legge è autorizzato a fare gli scongiuri ma la Germania, in tornei ufficiali, non ci ha mai battuti, anzi ha rappresentato alcune delle più grandi pagine della nostra storia calcistica. Il 4-3 di Messico ’70, il 3-1 di Spagna ’82, lo 0-2 di Dortmund 2006, fino, appunto, all’1-2 di Varsavia 2012. Guai però a cullarsi troppo sugli allori del passato: questa volta i tedeschi, se possibile, fanno ancora più paura. Inoltre l’Italia comincia a sentire gli effetti di quest’Europeo tutto sull’acceleratore: Candreva non sarà della partita, De Rossi è ancora in dubbio, i diffidati sono addirittura 11. La buona notizia però è che il romanista, sin qui uno dei migliori in assoluto, potrebbe anche recuperare. “Non mi voglio sbilanciare, queste sono gare da giocare al 120% – ha glissato Conte. – Lui è in condizioni discrete ma bisogna stare benissimo, non bene. Vedremo, ad ogni modo ho fiducia in tutto il gruppo”. Sturaro è pronto a fare la sua parte ma la speranza è che DDR possa stringere i denti (fosse per lui giocherebbe anche con una gamba sola) e partecipare alla battaglia. Per il resto la formazione non dovrebbe presentare sorprese: Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Florenzi, Parolo, Giaccherini e De Sciglio a centrocampo, Eder e Pellé in attacco. Undici fatto e finito anche per Low, che schiererà i suoi con il classico 4-2-3-1: Neuer tra i pali, Kimmich, Boateng, Hummels e Hector nel reparto arretrato, Khedira e Kroos in mediana, Ozil, Muller e Draxler sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Gomez. Arbitro della sfida sarà Viktor Kassai, ungherese dal cartellino facile come dimostrano le statistiche dell’ultima stagione, nella quale ha distribuito 139 gialli e 5 rossi in 32 partite. Un’altra notizia non proprio positiva vista la nostra situazione diffide ma tant’è: questa sera non sarà adatta ai deboli di cuore.

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