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Bpm-Banco Pop: l’Antitrust dà il via libera alla fusione

A questo punto gli occhi sono puntati sui risultati dello stress test del Banco Popolare, che potrebbero imprimere il sigillo definitivo alla prima integrazione bancaria annunciata in Italia dopo la crisi.

Bpm-Banco Pop: l’Antitrust dà il via libera alla fusione

La fusione fra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano fa un altro passo avanti: martedì l’Antitrust ha dato il via libera all’operazione.

I due istituti di credito precisano in una nota congiunta che l’Autorità ha comunicato di aver “deliberato di non procedere all’avvio dell’istruttoria sull’operazione in questione in quanto essa non dà luogo a costituzione o rafforzamento di posizione dominante, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”.

A questo punto gli occhi sono puntati sui risultati dello stress test, che potrebbero imprimere il sigillo definitivo alla prima integrazione bancaria annunciata in Italia dopo la crisi.

Ancor più delle autorizzazioni Bce, il disco verde dell’Eba potrebbe infatti consacrare l’unione, che sarà formalizzata in autunno (le assemblee dovrebbero svolgersi, congiuntamente, tra il 15 e il 29 ottobre).

L’esame riguarderà soltanto il Banco Popolare e il mercato si mostra fiducioso: il Cet 1 dovrebbe attestarsi tra il 9 e il 10% nello scenario avverso.

Oggi in apertura il titolo in Borsa del Banco Popolare guadagna il 2,12%, a 2,504 euro, mentre le azioni Bpm viaggiano in rialzo dell’1,28%, a 0,4275 euro.

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