Condividi

Borse positive nonostante i tagli di Moody’s. Bene l’asta Btp: tassi in calo. Fonsai crolla: -9%

A metà giornata il Ftse-Mib sale dello 0,77% nonostante il taglio del rating italiano – Positiva l’asta dei titoli di Stato: collocati 6 miliardi di Btp con rendimenti in netto calo (al 4,26% quello quinquennale) – Spread scende ancora: 357 punti base – Bene le banche, mentre Fondiaria-Sai inverte bruscamente la marcia dopo un avvio euforico: -9%.

Borse positive nonostante i tagli di Moody’s. Bene l’asta Btp: tassi in calo. Fonsai crolla: -9%

I BTP SONO A PROVA DI MOODY’S. FONSAI INVERTE LA ROTTA -9%

Nonostante la retrocessione decretata da Moody’s i titoli italiani e spagnoli hanno retto bene l’urto dell’asta. L’Italia ha concluso con esito molto positivo l’asta da massimi 6 miliardi di Btp con scadenza massima al 2017. Sono stati collocati tutti con rendimenti in forte riduzione rispetto alle aste precedenti, dal 3,41% per il Btp scadenza 2014 al 4,26% per il Btp scadenza 2017. Stamattina sono stati collocati con successo anche circa 5,5 miliardi di bond con scadenze tra 12 e 18 mesi. I rendimenti sono scesi rispettivamente a 1,899% (da 2,049%) e a 2,308% (da 2,399%). Le richieste hanno superato di oltre 2 volte l’offerta.

Il rendimento del Btp a 10 anni sul mercato secondario scende di 3 punti base a 5,54%, il rendimento del Bono spagnolo sale di 3 punti base a 5,23%, il rendimento del Bund sale di due punti base a 1,95%. Lo spread Italia-Germania scende a 357 punti base.

Anche le Borse europee hanno incassato la nuova botta di Moody’s (coinvolte anche Francia e Regno Unito oltre ad Italia e Spagna) senza particolari tensioni. Londra +0,15 e Parigi +0,37% hanno annullato le perdite iniziali. Francoforte guadagna lo 0,53% dopo la pubblicazione dell’indice Zew sulle aspettative degli investitori, risultato migliore del previsto. Piazza Affari corre di più grazie alla spinta delle banche: l’indice FtseMib sale dello 0,77% a quota 16495. L’euro si rafforza sul dollaro a 1,320 da 1,318.

A Milano sono le banche a recuperare di più. Banco Popolare sale del 2,69%, Intesa +1,81%, Unicredit +0,69% dopo la promozione di Ubs che ha alzato il target price a 5,6 euro (da 4 euro), dopo avere confermato la raccomandazione buy.
MontePaschi, mentre si avvicina l’ora delle vendite da parte della Fondazione, ha annullato le perdite e sale dello 0,48%. Resta in ribasso Pop.Milano (la vecchia gestione è nel mirino della Procura) che scende dell’1,67%. Le due migliori blue chip sono Campari +3,68% promossa da Bank of America a buy da neutral, e Impregilo +3,75%: Salini starebbe di nuovo considerando l’ipotesi di lanciare un’Opa.

Cade al contrario Lottomatica -5,97%; sono in vista nuove tasse sul settore giochi. Il giallo Fondiaria-Sai si riempie di nuovi capitoli. All’improvviso, dopo una partenza euforica (e l’ennesimo rinvio al rialzo) il titolo ha invertito bruscamente la marcia: ora scende del 9,01% mentre non si placano le voci su possibili rastrellamenti da parte di Palladio Finanziaria ed eventuali alleati, intenzionati a bloccare il piano di aggregazione con Unipol sponsorizzato da Mediobanca e Unicredit. Unipol va giù a rotta di collo: -5,73%.

In calo, infine, Rcs -3,77%, dopo i conti del consiglio e la decisione di svalutare di 300 milioni le attività in Spagna.

Commenta