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Borse oggi 30 maggio: Wall Street riapre in un clima positivo, dollaro record. Riflettori su Banco Bpm e Stellantis

La riapertura di Wall Street preannuncia una giornata moderatamente positiva per le Borse Usa. Debole l’Europa. In calo i rendimenti Btp, stabile lo spread

Borse oggi 30 maggio: Wall Street riapre in un clima positivo, dollaro record. Riflettori su Banco Bpm e Stellantis

Si riparte. Dopo il weekend lungo, Wall Street riaprirà i battenti in un clima cautamente positivo in attesa del voto sull’accordo sul tetto al debito federale raggiunto tra i repubblicani ed il presidente Biden. Non mancano, al solito, i dissensi nei partiti, ma si dà per quasi scontato che alla fine l’intesa, valida fino al gennaio 2025, superi l’esame a Washington. Biden in persona ieri ha telefonato a 60 parlamentari per garantirsi la fedeltà dei democratici, scontenti per i tagli di spesa previsti.

L’accordo sul debito lancia il Nasdaq

Positivi i futures Usa: al Nasdaq +0,4% potrebbe continuare oggi la corsa del settore tech, in coincidenza con l’uscita delle trimestrali di alcune società legate all’Intelligenza Artificiale. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,76%, -4 punti base. In ottima salute il dollaro a 1.071 sull’euro, al sesto giorno di rialzo.I  giochi tra le valute si faranno nei prossimi giorni: il primo giugno usciranno l’inflazione preliminare dell’Eurozona sul mese di maggio e l’ISM manifatturiero Usa di maggio, il giorno successivo saranno pubblicati i dati relativi al mercato del lavoro negli Stati Uniti, molto seguiti dalla FED. 

Piatto il future sull’Eurostoxx, deboli le borse Ue

Il future dell’indice EuroStoxx50 è piatto. Stamattina esce il dato sull’inflazione in Spagna. Da Madrid lunedì è arrivata la vera sorpresa politica: l’esito delle elezioni locali ha provocato la crisi di governo ed il ricorso alle elezioni anticipate fissate per il 23 luglio. La borsa di Madrid ha chiuso poco sotto la parità.

Ieri in flessione anche Milano -0,36%. Schiacciante la vittoria del centrodestra al voto comunale di domenica. 

Da segnalare il sensibile calo dei rendimenti obbligazionari della zona euro. Il Bund decennale tedesco scivola a 2,42%, -11 punti base. Il rendimento del BTP è sui minimi della settimana a 4,26%, -11 punti base.

Tiene le posizioni lo spread nonostante la scorsa settimana abbia pesato sulla parte lunga l’emissione del BTP sindacato a 15 anni indicizzato all’inflazione europea. Giovedì 1° giugno verranno annunciati i tassi cedolari minimi garantiti della prima emissione del Btp Valore con scadenza di quattro anni e premio fedeltà finale dello 0,5%. Il titolo della nuova categoria di BTP per le famiglie ed i piccoli risparmiatori è da confrontare con l’attuale benchmark a 4 anni, ora in area 3,75%.

Occhi puntati sulle aste a medio/lungo di oggi: il Tesoro offre fino a 11 miliardi, tra Btp e CctEu, incluso un nuovo quinquennale. I rendimenti dei due titoli a 10 anni proposti sono visti in calo rispetto al precedente collocamento di fine aprile mentre quello del nuovo Btp a 5 anni, con scadenza primo giugno 2028 e cedola 3,8%, non dovrebbe discostarsi molto dalla scorsa asta.

I listini cinesi ai minimi da novembre

In Asia Pacifico il Nikkei di Tokyo è sulla parità nel giorno della pubblicazione dei dati sulla disoccupazione di aprile: lo scorso mese la percentuale dei senza lavoro è scesa più del previsto a 2,6%, da 2,8% di marzo. La borsa di Hong Kong è in calo per la quinta seduta consecutiva, l’Hang Seng perde l’1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,7%. Con la discesa odierna i due indici scivolano sui minimi da novembre 2022. Il Kospi di Seul guadagna lo 0,8%, ieri il mercato finanziario coreano è rimasto chiuso per festività.

Frena il petrolio, mal cinese per le materie prime

Brent a 76,5 dollari apre in ribasso dello 0,7%, da +0,7% di ieri. I prezzi del petrolio hanno invertito la tendenza poiché i timori di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed e il rallentamento della crescita economica hanno compensato l’ottimismo sull’innalzamento del tetto del debito degli Stati Uniti. Anche l’anticipazione di ulteriori deboli segnali economici da parte del principale importatore di petrolio, la Cina, ha tenuto gli operatori in allerta, in vista dei dati chiave del settore manifatturiero e dei servizi per maggio in uscita mercoledì. C’è anche qualche dubbio sul fatto che l’Opec Plus intenda intervenire già nel vertice della prossima settimana per sostenere i prezzi, visti i contrasti tra Russia e Arabia Saudita.

L‘Indice Bloomberg delle commodity scivola sotto i 100 dollari a ridosso dei minimi degli ultimi 16 mesi. La debolezza della Cina è la causa principale di questa situazione. Il Gas europeo (non compreso in questo indice) ha chiuso ieri quasi invariato a 24,56 euro/mwh, dopo aver tentato un rimbalzo (+5%) da quelli che sono i minimi da settembre 2021. Alcuni mercati europei del gas naturale day-ahead potrebbero registrare prezzi sotto lo zero per breve tempo quest’estate, se la domanda rimane debole e la produzione di energia rinnovabile si mantiene elevata, hanno dichiarato a Bloomberg operatori e funzionari del settore alla fiera dell’energia E-World di Essen, in Germania

Al via la gigafactory di Stellantis, Banco Bpm fa shopping

Oggi a Douvrin, nel nord della Francia, si inaugura la prima gigafactory delle batterie di Stellantis. L’impianto, esteso su 34 ettari, a regime produrrà 800 mila batterie all’anno destinate anche a Mercedes e TotalEnergies. Le altre due fabbriche dovrebbero sorgere a Kaiserslautern e Termoli. 

Banco BPM ha esercitato l’opzione nei confronti di Cattolica Assicurazioni, del gruppo Generali, sul restante 65% del capitale di Vera Vita e Vera Assicurazioni per un corrispettivo complessivo di 392,5 milioni.

Tim: Nessuna delibera da parte del board riunito in seduta straordinaria su richiesta di un gruppo di consiglieri che avevano sollecitato la cooptazione di Luciano Carta, candidato sostenuto da Vivendi, per coprire la casella lasciata vuota dal numero uno del gruppo francese Arnaud de Puyfontaine in consiglio.

Inwit ha comunicato che oggi partirà il programma di buyback approvato dai soci, da massimi 1,2 milioni di azioni proprie, pari allo 0,1% del proprio capitale sociale.

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