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Borsa: s’impenna Telecom, male le banche. Tengono i Bot

Piazza Affari affonda: è il peggiore listino d’Europa – Bene l’asta Bot ma lo spread balza sopra i 250 pb – E così le vendite colpiscono le banche – Giù, in particolare, Intesa: si continua a parlare della possibile rimozione dell’ad Cucchiani – L’eccezione positiva è Telecom Italia sull’onda delle indiscrezioni su un interesse di China Telecom

Borsa: s’impenna Telecom, male le banche. Tengono i Bot

TENGONO I BOT, MA NON PIAZZA AFFARI
S’IMPENNA TELECOM, MALE LE BANCHE

L’asta Bot va bene, ma Piazza Affari, sotto la pressione dell’incertezza politica. Affonda.

Milano segna infatti di gran lunga la peggiore prestazione a livello europeo, perdendo l’1,84% sul Ftse Mib a quota 17764.

Il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di euro di obbligazioni di breve periodo al rendimento dello 0,781% da 0,866% della precedente emissione di fine agosto, il bid to cover è 1,45.

I timori sulla tenuta dell’esecutivo dopo le minacce di dimissioni dei parlamentari del Pdl hanno avuto riflesso sullo spread BTp-Bund, in aumento a 250 punti base: il rendimento del Btp sale di 5 punti base a 4,28%.

L’euro si indebolisce nei confronti del dollaro a 1,349 da 1,352 di ieri sera.

Francoforte limita i danni a -0,28%, Parigi a -0,43% e Londra a -0,15%. Madrid -0,21%.

Le vendite colpiscono in particolare Mediaset -2,96% e le banche.

L’eccezione positiva è Telecom Italia +2,8% sull’onda delle indiscrezioni di un interesse di China Telecom che potrebbe partecipare all’aumento di capitale proposto ieri dal presidente Franco Bernabè nell’audizione al Senato.

Fra le banche, Intesa perde il 3,66%: si continua a parlare della possibilità di una rimozione dell’amministratore delegato Enrico Cucchiani, giunto ai ferri corti con il presidente del Consiglio di Sorveglianza, Giovanni Bazoli. Cucchiano, attualmente in viaggio negli Usa, interverrà lunedì in Bocconi assieme a Bemoit Coeré, membro francese del direttorio Bce.

Perdite intorno al 3-4% per gli altri titoli bancari. Mediobanca-3,46% dopo una sospensione per eccesso di ribasso.

In caduta anche l’asset management: Azimut -1,73%, B. Generali -3,4%, Mediolanum -3,41%.

Finmeccanica perde il 2,36%: le polemiche politiche sul passaggio del controllo di Telecom Italia a Telefonica rendono più difficile la vendita di Ansaldo Energia, Ansaldo Breda e Ansaldo Sts a investitori esteri.

AnsaldoSts scende dell’1,39%.

In calo anche i titoli industriali: Fiat -1.86%, StM – 0,78%, Pirelli -1,76%.

In controtendenza Autogrill +0,41%. I duty free Autogrill approderanno in Borsa il primo ottobre. Lo comunica la societa’ rendendo noto che e’ stato stipulato l’atto di scissione parziale proporzionale di Autogrill, che portera’ alla negoziazione delle azioni di World Duty Free (Wdf) sull’Mta di Borsa Italiana. In seguito alla scissione, Wdf aumentera’ il capitale di 63,6 milioni mediante l’emissione di 254,4 milioni di azione da attribuire agli azionisti Autogrill in rapporto uno a uno. Parallelamente, la scissione determinera’ una riduzione del capitale di Autogrill per 63,6 milioni, senza provocare annullamento di azioni.

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