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Borsa, Milano balla sola: tassi Bot negativi, su le banche

L’avvicinarsi del taglio tassi Fed spinge Wall Street sopra 3.000 punti, ma poi ritraccia. In Europa brilla Milano ma non Francoforte – Sale Saipem – Giornata positiva per Nexi.

Borsa, Milano balla sola: tassi Bot negativi, su le banche

Jerome Powell scalda inizialmente Wall Street, ma lascia freddi i listini europei, deboli in chiusura. Fa eccezione Piazza Affari, +0,73%, 22.044 punti base, che si apprezza soprattutto con petroliferi e titoli finanziari, anche grazie al calo dello spread. L’obbligazionario archivia una seduta positiva, dopo che il Tesoro, in mattinata, ha collocato 6,5 miliardi di Bot annuali con rendimento in discesa di 13 punti base, a -0,061%, livello più basso dal maggio del 2018, prima dell’insediamento del governo Conte.

Sul secondario il rendimento del decennale è a 1,73% e il differenziale con il Bund si accorcia del 2,81% a 203,9 punti base. La carta italiana mantiene appeal, nell’aspettativa di una politica ultra espansiva della Bce e dopo lo scampato pericolo di una procedura d’infrazione, nonostante il clima economico resti stagnante. Secondo le nuove previsioni della Commissione europea il pil salirà dello 0,1% nel 2019 e dello 0,7% nel 2020 e l’Italia resterà ultima per crescita nella Ue. Penultima la Germania (+0,5%), che però nel 2020 riuscire a recuperare (+1,4%).

La prospettiva non piace a Francoforte, che oggi in Borsa cede lo  0,48%. Debole Madrid -0,28%. Senza benzina Parigi -0,08%. e Londra -0,07%. Wall Street parte positiva e s’infiamma con la lettura delle parole del presidente della Fed, in audizione oggi e domani al Congresso. I “venti contrari” che vede Powell per l’economia a stelle e strisce, nonostante i dati sul lavoro, galvanizzano lo S&P 500 che, per la prima volta nella storia, tocca quota 3000 punti. Al momento i tre indici principali sono più tiepidi, ma si muovono in ogni caso in territorio positivo. La possibilità più concreta che la banca centrale americana ritocchi al ribasso il costo del denaro nella riunione di fine luglio, penalizza il dollaro che perde quota contro le principali valute. Il cambio dell’euro con il biglietto verde sale a 1,124. 

Premono con forza sull’acceleratore invece le materie prime. L’oro si muove al rialzo in area 1411 dollari l’oncia. Il petrolio s’impenna, sulla base di una contrazione delle scorte Usa maggiore del previsto e a causa della temuta tempesta nel golfo del Messico. Il Brent si apprezza del 2,93% e viaggia a 66,04 dollari al barile; Wti Crude +2,94%, 59,53 dollari al barile. Il rincaro dei prezzi favorisce Saipem +3,4%, all’indomani dei contratti siglati in Arabia Saudita per 3,5 miliardi di dollari. Per Kepler Cheuvreux il titolo è buy. Brillano anche Tenaris +1,52% ed Eni +1,07%. 

Fra i finanziari rimbalza Finecobank +2,03%, bene Unipol +2,05%, Ubi +1,49%, Intesa +1,22%. Fra le banche riparte Mps +5,44%, dopo la pausa di ieri. Nexi, +1,84%, tocca i massimi dell’anno a 9,532 euro per azione. Le prese di profitto penalizzano Azimut -0,68%. Perdite frazionali per Terna -0,38%; Italgas -0,36%; Cnh -0,35%. 

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