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Borsa: l’Asia sale, spinta dai jobs americani e dall’export cinese

I risultati migliori delle attese per il mercato del lavoro americano (sia per la creazione di nuovi posti di lavoro dipendente che per il tasso di disoccupazione) hanno infuso ottimismo ai mercati asiatici – Ha aiutato anche il risultato, migliore rispetto alle stime degli analisti, per l’export cinese di novembre: +12,7% sull’anno

Borsa: l’Asia sale, spinta dai jobs americani e dall’export cinese

I risultati migliori delle attese per il mercato del lavoro americano (sia per la creazione di nuovi posti di lavoro dipendente che per il tasso di disoccupazione) hanno infuso ottimismo ai mercati asiatici. Nel primo pomeriggio l’indice regionale MSCI Asia Pacific sale dello 0,7%, cominciando bene la settimana dopo la caduta degli ultimi sette giorni. Il Nikkei è salito di oltre il 2%, di conserva a un rinnovato indebolimento dello yen che ha passato la soglia di 103 contro dollaro.

Ha aiutato anche il risultato, migliore rispetto alle stime degli analisti, per l’export cinese di novembre: +12,7% sull’anno. Quasi a significare che uno yuan forte non danneggia l’export, la moneta cinese si è ulteriormente apprezzata toccando il nuovo record di 6,07 contro dollaro. Sempre in campo valutario l’euro supera quota 1,37, mentre il petrolio si rafforza verso quota 98 (WTI – il Brent è a 111,7 $/b). L’oro langue ancora a 1227 dollari l’oncia.

I futures di Wall Street segnano un altro progresso: la sensazione è che i mercati reputano ormai che l’economia americana è abbastanza forte da poter affrontare una dose minore di medicina monetaria della Fed.

http://www.bloomberg.com/news/2013-12-08/asia-futures-jump-on-u-s-gains-as-aussie-climbs-on-china.html


Allegati: bloomberg

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