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Bici e piste ciclabili, Lombardia ed Emilia Romagna in pole

Le due Regioni del Nord stanziano risorse proprie per combattere le polveri sottili e il traffico automobilistico.

Bici e piste ciclabili, Lombardia ed Emilia Romagna in pole

Per ora sono le due Regioni che hanno messo più soldi sulla mobilità ciclabile: Lombardia ed Emilia Romagna. L’autunno con la ripresa delle attività economiche e di studio è il principale test per capire quanti e come fanno uso di bici e piste ciclabili. I livelli di smog solitamente salgono in questo periodo dell’anno e quindi chi puo’ si sposta in bici. La Regione Lombardia ha privilegiato i Comuni montani. Una delibera di agosto ha stanziato 10 milioni di euro per percorsi ciclopedonali, ciclabili e viabilità agro-pastorale. I soldi sono disponibili per gli anni 2022 e 2023 e coprono finanziamenti fino al 50% delle spese ammissibili. Nei Comuni con meno di 5.000 il contributo sale al 90%. L’Emilia Romagna ha puntato su un progetto più ampio il ‘Bike to work’, che incentiva gli spostamenti nelle zone a traffico limitato e a velocità ridotta, l’uso del bike-sharing. Un sistema che mette insieme più esigenze: ambientali, di salute e di riduzione delle auto private. A disposizione dei capoluoghi emiliano-romagnoli – più città come Carpi, Imola e Faenza – ci sono 9,8 milioni nel triennio 2021-2023. Risorse fresche che si aggiungono ad altri 10 milioni per i Comuni sotto i 50mila abitanti.

Le decisioni delle due Regioni esposte a rischi ambientali gravissimi, arrivano alla vigilia della Conferenza Nazionale Anci sulla Mobilità Sostenibile. Un appuntamento a Milano dal 24 al 30 settembre prossimi, che dovrà non solo tracciare le linee per i prossimi anni in tutta Italia, ma fare anche il punto sullo stato generale della mobilità consapevole Ricordiamo che in Europa alcune città continuano a svettare in testa alle classifiche. Spesso si tratta di mancati investimenti o programmazioni ( il contrario dei due provvedimenti di Lombardia ed Emilia Romagna) che pesano sulla vita delle persone. Nell’ultima classifica di giugno dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) ci sono Cremona, Vicenza, Brescia e Pavia , tutti in pianura Padana e riportate con qualità dell’aria “molto scarsa”.

Se la Lombardia dal prossimo anni interverrà su nuovi tratti o manutenzione straordinaria della rete ciclabile extraurbana ,l’Emilia Romagna è più allineata alla transizione ecologica nazionale. Vuole dare impulso alla mobilità dolce negli spostamenti quotidiani per lavoro, studio o svago prevedendo anche interventi diretti dei dei Sindaci. In fondo una rete interna sostenibile e in concorrenza con i mezzi a motore. Abbiamo fatto una sorta di patto di reciproco impegno tra Regione e singolo Comune per la realizzazione dei progetti e degli obiettivi, spiega la Regione. Nel patto sono stati previsti anche 4,5 milioni di euro per finanziare la sostituzione dei veicoli obsoleti con mezzi non inquinanti. La progettualità è triennale, ma i primi risultati dovrebbero vedersi già nel 2022.

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