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Bernanke dà la carica ai mercati e all’oro ma le Borse sono in altalena

Il presidente della Fed conferma che i tassi resteranno fermi e che gli stimoli monetari continueranno finchè la ripresa non si sarà consolidata – Piazza Affari parte in rosso, poi gira in positivo – In Borsa Google scavalca Microsoft dietro Apple – Forse nel week end gli aiuti alla Spagna – A Milano scintille delle banche e di Edison, Fiat Ind. e Camfin.

Bernanke dà la carica ai mercati e all’oro ma le Borse sono in altalena

Dopo un’apertura in rosso, a poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni Piazza Affari è passata in positivo, grazie soprattutto al miglioramento del comparto bancario.

Intorno alle 10,30 l’indice FTSE Mib guadagna lo 0,39%, l’Allshare lo 0,3%, mentre in Europa il FTSEurofirst 300 è sostanzialmente piatto.

BERNANKE DA’ LA CARICA AI LISTINI. E ALL’ORO
A MILANO BANCHE RECORD. COLPI GROSSI DI EDISON

“Fino a che la stabilità dei prezzi sarà garantita non aumenteremo i tassi in modo prematuro”. Così il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke che, parlando all’Economic Club dell’Indiana, ha respinto l’accusa che le politiche della Fed stiano creando terreno fertile per l’inflazione. Il presidente della Fed ha ribadito che gli stimoli monetari verranno confermati sino a che la ripresa economica non si sarà consolidata. Parole che hanno consolidato il minirally a sorpresa di inizio ottobre.

Al convoglio del Toro stamane si è unita, in ritardo, anche l’Asia. Al traino delle dichiarazioni di Ben Bernanke e della ripresa dell’industria Usa, l’indice di Tokyo sale dello 0,28%, fa meglio Hong Kong +0,38%.

In Usa i mercati rimbalzano: Dow Jones +1%, S&P500 +1%, Nasdaq +0,6%. Si rimedia così in parte alla debolezza delle scorse settimana. A Milano l’indice FtseMib è salito del 2,8% con forti rialzi su tutto il listino, recuperando in una sola seduta metà della perdita della settimana scorsa. La Borsa di Londra è salita del 1,3%, Parigi +2,3%, Francoforte +1,5%.

Netto miglioramento del Btp a 10 anni, il cui rendimento è sceso al 5,054%, con spread in calo di 3 punti base a quota 359. Nel mese di settembre il Tesoro vede un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 11,4 miliardi, in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2011 in cui si registrò un disavanzo di 11,9 miliardi. Nei primi nove mesi del 2012 – si legge in un comunicato – si è realizzato complessivamente un fabbisogno di 45,5 miliardi, a fronte di un fabbisogno del 2011 di 59 miliardi.

L’euro è in netto recupero a 1,291 contro il dollaro, da 1,286 della chiusura di venerdì sera.

L’oro brilla sempre di più. Il metallo giallo ha toccato il record assoluto in euro: 1,386 euro all’oncia, con un rialo del 13% dall’inizio dell’anno. In dollari il prezzo è a quota 1.780. Tra le ragioni del boom le dichiarazioni del presidente della Fed di Chicago, Charles Evans (la colomba del Fomc), che ha ribadito che gli acquisti previsti dal piano QE di liquidità dureranno almeno per tutto il 2013.

Goldman Sachs +4%, la rivista Barron’s ha detto che l’azione salirà del 25% entro un anno.

Nel testa a testa per collocarsi al secondo posto tra le società tecnologiche più grandi al mondo, dietro Apple, Google scavalca Microsoft. La società del motore di ricerca più cliccato ha superato di slancio Microsoft e con 250 miliardi di capitalizzazione si è piazzata alle spalle di Apple. Un’ora dopo l’inizio delle contrattazioni a Wall Street, il colosso di Mountain View ha toccato quota 760,66 dollari per azione, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 249,5 miliardi di dollari. Nel frattempo Microsoft, che è il maggior produttore mondiale di software, calava dello 0,6% a 29,57 dollari per azione, scendendo a un valore di 247,8 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda l’Europa, da Madrid filtra l’indiscrezione che la Spagna potrebbe avanzare la sua richiesta di aiuti a Bruxelles nel prossimo week end, alla vigilia della riunione dell’Ecofin di lunedì prossimo A rendere il clima più sereno hanno inoltre concorso:

a) l’indice Ism sul settore manifatturiero in America, che a settembre ha registrato una crescita oltre le attese a quota 51,5 dal precedente livello di 49,6. L’Ism indica in che direzione si muoverà l’attività economica nei prossimi tre mesi: ogni risultato sotto 50 indica contrazione e sopra 50 espansione. Gli economisti avevano previsto l’indice a quota 49,7.

b) l’esito migliore delle attese degli stress test bancari in Spagna. La società specializzata americana Oliver Wyman, che ha condotto gli stress test in Spagna, ha certificato che le aziende di credito iberiche hanno bisogno di 59,3 miliardi di euro per “digerire” la montagna di crediti immobiliari inesigibili che rischia di mandarle al collasso. La cifra è inferiore alle peggiori previsioni del mercato.

In chiave domestica, il report favorevole di Mediobanca securities sulle banche italiane, destinate a trarre grande profitto dalla soluzione del puzzle spagnolo. L’effetto positivo sulle banche è forte in Piazza Affari per un ragionamento semplice: fatta questa pulizia nelle banche, il governo di Madrid sarà in grado di chiedere aiuto alla Bce e al fondo salva-Stati Esm per contenere gli spread sul mercato dei titoli di Stato: l’eventuale discesa in campo delle due maxi-istituzioni europee porterà benefici anche ai bond italiani.

In Europa i guadagni maggiori hanno riguardato banche (Stoxx del settore +2,1%), assicurazioni (+2,1%) e i titoli minerari (+2%), sulla scia dell’accordo tra Xstrata e Glencore.

Unicredit ha guadagnato il 3,3%, Intesa +4,4%, BancoPopolare +4,1%, Pop.Milano +4,2%, MontePaschi +3%.

Il numero uno della lista Assogestioni per il candidato di minoranza nel cda Fonsai è Giampaolo Galli, ex direttore generale dell’Ania e più di recente di Confindustria. La candidatura – l’unica importante visto che la lista di minoranza elegge un solo consigliere e il presidente del collegio sindacale – è dunque alternativa al nome, che pure era circolato, di Salvatore Bragantini,eletto nel precedente consiglio in rappresentanza delle minoranze, rappresentate soprattutto dai fondi Sator e Palladio. Anche stavolta i due investitori avrebbero perorato la presenza di Bragantini nel consiglio di Fonsai che sarà eletto nell’assemblea di fine ottobre.

Finmeccanica +5,19% è più che mai alla ribalta. Merito della lettera con la manifestazione di interesse per Ansaldo Energia che il Fondo strategico italiano (Fsi) di Cdp ha inviato venerdì scorso alla holding della difesa in cui si citano Finmeccanica imprenditori italiani interessati all’operazione, senza però fare nomi.

Il balzo di Fiat Industrial +4,6% è accompagnato dal buon rialzo di Fiat +2,3%, nonostante le pessime notizie in arrivo dal mercato europeo, Italia compresa. A settembre il brand Fiat ha segnato un calo del 22,9% delle immatricolazioni verso un anno prima con una quota salita al 21,98%, da 21,17%. E’ quanto emerge dalle statistiche rese note dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da cui si vede che a livello di gruppo le vendite sono scese del 24,26% a 33.055 unita’ con una quota al 30,28% (da 29,69%). Dal Lingotto rilevano che il risultato del mercato italiano a settembre e’ il peggiore registrato nel mese dal 1984, quando le immatricolazioni si erano collocate a 107mila. Nei nove mesi le vendite del gruppo sono giu’ del 20,62% a 323.951 con una quota al 29,7%.

Pirelli è salita del 2,6%. Forte rialzo di Camfin +5,3% sulle indiscrezioni secondo cui Andrea Bonomi, il finanziere a capo del fondo Investindustrial, potrebbe acquistare una quota. Marco Tronchetti Provera su richiesta Consob ha precisato che non vi sono operazioni in corso o anche solo in via di definizione. “Si tratta – ha aggiunto – di contatti interlocutori con alcuni primari soggetti italiani ed esteri, tra cui anche Investindustrial, che hanno recentemente manifestato il proprio interesse rispetto ad ipotesi di partnership, anche partecipativa, che peraltro, ferme restando le pattuizioni in essere aventi ad oggetto Camfin, rimangono allo stato colloqui privi di concretezza”.

Prysmian è salita del 4,2%, Buzzi +4,5%.

Ottimi rialzi anche per Enel +3,2% e A2A +4%. La cura Edf fa bene ad Edison. Dopo aver ottenuto in sede di arbitrato un robusto sconto sul prezzo del gas dal Qatar, l’azienda milanese ha fatto il bis con l’Eni che dovrà restituire 250 nilioni. In tutto, i margini dell’azienda di Foro Buonaparte aumentano di 700 milioni. Tra i titoli minori si sono messi in luce Saras +5,8%, Carraro +9,1% e Rcs+14%.

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