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Bene le aste d’Europa, si sgonfiano le Borse. Spread sopra i 400 pb

Nonostante il relativo successo delle aste di bond in Italia, Olanda e Spagna, dopo una fiammata Piazza Affari e i listini europei azzerano i guadagni – Lo spread va giù, ma poi ricomincia a salire – Pirelli superstar dopo l’accordo con l’indonesiana Astra Otopart – In recupero StM dopo il tracollo di ieri – Continua la trattativa su FonSai

Bene le aste d’Europa, si sgonfiano le Borse. Spread sopra i 400 pb

ASTE D’EUROPA 0K, LO SPREAD IN ALTALENA

LA BORSA VA IN PARITA’ – PIRELLI SUPERSTAR

La Borse europee hanno rimbalzato dopo la batosta di lunedì, ma poi hanno cominciato a sgonfiarsi. L’indice Ftse Mib segna +0,32 a quota 13.894 punti, in terreno negativo Londra -0,10% e Francoforte -0,21%. Si sgonfiano anche Parigi +0,57% e Madrid +0,16%.

Anche il Btp beneficia del miglioramento del clima: lo spread è ritornato sotto quota 400 a 399, con rendimento al 5,66%, dal 5,70% di ieri, anche se in seguito è risalito fino a 406 pb.

A dare spessore al rimbalzo ha contribuito del resto l’esito favorevole delle aste della mattinata. Il Tesoro italiano ha collocato stamattina 3,4 miliardi (il massimo previsto era di 3,5 miliardi) di Ctz con scadenza gennaio 2014 e ha trovato una domanda pari a 1,8 volte l’offerta. Il rendimento è salito al 3,35% (il livello più alto dallo scorso gennaio), dal 2,35% della precedente asta di marzo

In precedenza il Tesoro olandese aveva collocato 2 miliardi di bond, metà a due anni e metà con scadenza 2037, a tassi in linea con quelli del mercato secondario.

La Spagna, infine, ha piazzato quasi per intero l’ offerta (1,93 miliardi contro 2 miliardi di titoli a 3 e 6 mesi) ma a tassi quasi doppi.

Le banche spagnole sono tornate ad essere fonte di forte preoccupazione per i mercati e molti vedono la necessità di una rapida ricapitalizzazione dopo che ieri fonti governative hanno fatto intendere che la Spagna forzerà le banche a spostare le loro attività immobiliari in una società apposita in modo da avere una visione chiara dell’esposizione degli istituti di credito al real estate.

I futures di Wall Street segnalano una partenza positiva. Riflettori accesi su alcuni dati macro: fiducia consumatori, vendite e prezzi case.

Recuperano le blue chip di Piazza Affari dopo la frana di inizio settimana. Pirelli sale del 3,3% dopo l’annuncio di un accordo con l’indonesiana Astra Otopart per realizzare insieme una nuova fabbrica in Indonesia per pneumatici per motociclette: un investimento di 120 milioni di dollari al 60% controllato da Pirelli. Salgono anche Fiat +3,4% al pari di Prysmian.

In recupero anche StM +4.9% dopo il tracollo di lunedì. Oggi pomeriggio il management terrà una conference call con gli analisti per illustrare i risultati del primo trimestre 2012: il fatturato è in calo dell’8%, ma il dividendo resta invariato e migliora la posizione di cassa.

In ripresa anche Finmeccanica +2,2%, dopo l’avvio negativo legato all’inchiesta sui presunti rapporti con la Lega Nord. Fra le banche, Intesa +3%, Unicredit +3%. Piace al mercato il disimpegno di Ennio Doris da Mediobanca. Mediolanum segna +3,3%. Telecom Italia sale del 3,2%, Enel +1,2%. Bene Eni che avanza dell’1,9%.

Positive sia Fondiaria-Sai +3,6% che Premafin +3,6% nel giorno dell’assemblea di Fonsai a Torino. Dalle trattative emerge che il management sta prendendo in considerazione la possibilità di ridurre di 100-150 milioni di euro l’ammontare dell’aumento di capitale, rispetto ai valori già individuati (1,1 miliardi). Intanto, le banche creditrici di Premafin, esposte per circa 350-400 milioni di euro, sono sempre più propense a convertire il debito in patrimonio: post conversione ed aggregazione con Unipol i creditori si ritroveranno il 5% della maxi compagnia assicurativa che nascerà dalla fusione. In caso di conversione del debito e di aumento di capitale di 950 milioni di euro, Unipol avrà a fine operazione il 62-64% del capitale del soggetto post aggregazione, il 4/5% in meno rispetto alla soglia minima annunciata dalla compagnia bolognese.

Eurotech, la societa’ friulana delle nanotecnologie, ha annunciato che la controllata Parvus ha ricevuto un ordine di un milione di dollari per router mobili per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

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