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Bankitalia, il monito di Visco alle banche: “Non eccedano nella distribuzione dei dividendi”

Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco lo dice a chiare lettere: “Il sistema bancario è solido, ma non bisogna trascurare i rischi legati ad un deterioramento della qualità dei crediti”

Bankitalia, il monito di Visco alle banche: “Non eccedano nella distribuzione dei dividendi”

Bce, debito, tassi, mutui, Mes, salario minimo e Pnrr. Ormai prossimo alla scadenza del suo mandato, pronto a lasciare il posto a Fabio Panetta, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco – durante un’intervista a Sky TG24 – ha lanciato un monito alle banche e a chi ha acceso un mutuo a tasso variabile, quelli che stanno pagando il conto più salato degli effetti delle strette monetarie della Bce. “I tassi dei mutui possono esser fissi e variabili, chi ha scelto il variabile doveva avere anche la percezione che, essendo variabile, se ci fosse stato un aumento quello sarebbe stato un costo maggiore”, ha spiegato Visco. “Non tutti sono in grado di prevedere. Serve più informazione e disponibilità a capire il rischio”.

Riacceso faro sui dividendi

Il governatore di Via Nazionale, a tal proposito, ha ricordato che i mutui a tasso variabile “sono solo un terzo” del totale e quelli stipulati da inizio 2023 hanno anche “un cap, un limite entro il quale non può salire”. “Vi sono misure in corso che aiuteranno i più bisognosi”, ha aggiunto Visco. L’aumento dei tassi e delle rate variabili non comporta perciò un “problema sistemico e di stabilità finanziaria” perché “il debito delle famiglie in Italia è il più basso d’Europa e il sistema bancario è solido e nel suo complesso è rimasto solido”. Non bisogna comunque trascurare i “rischi legati ad un deterioramento della qualità dei crediti”: le banche devono “accantonare per far fronte ai rischi e non eccedere nella distribuzione dei dividendi”.

Non lontani da una pausa sull’aumento dei tassi

Quanto alla Bce, il numero uno di Via Nazionale prevede che il percorso di rialzo dei tassi dovrebbe interrompersi a breve, dando un po’ di respiro a famiglie e imprese. “È giusto tenere un orientamento restrittivo” per riportare sotto controllo l’inflazione ma “bisogna essere attenti e cauti” in quanto gli effetti dell’aumento del costo del denaro “si vedono nel corso del tempo, un anno e mezzo due anni”, ha avvertito. Noi manterremo questa restrizione per un po’ finché non ci sarà effettivamente un ritorno alla stabilità dei prezzi”. E quel momento potrebbe non essere lontano. “entro la fine dell’anno”, ha anticipato Visco ricordando come la decisione sui tassi è presa volta per volta a ogni riunione.

Le modifiche al Mes sono modeste

Visco interviene nel dibattito sulla riforma del trattato che regola il cosiddetto Fondo Salva-Stati e che attende solo la ratifica dell’Italia per entrare in vigore. “La revisione del Mes è, tutto sommato, modesta e non lo peggiora e c’è un elemento importante: utilizzare i fondi disponibili, molto elevati, per le crisi bancarie e io credo che occorre lavorare per disegnare meglio l’uso del backstop bancario”. L’ormai uscente governatore di Via Nazionale ha comunque ricordato le perplessità espresse a suo tempo riguardo alla “strategia di comunicazione” dello strumento. “Dissi che l’utilizzo non doveva essere percepito come strumento per ristrutturare il debito del Paese perché altrimenti aumenta lo spread”, ha specificato. “Non ero, quindi, contro la revisione ma contro l’interpretazione”.

Salario minimo e Pnrr

Visco ha poi affrontato il tema del salario minimo, schierandosi a favore alla proposta di legge. “Si dice che in Italia c’è già un salario contrattuale, nei diversi contratti nazionali del lavoro, ma ci sono molti che non sono coperti da questi contratti e sono quelli di quelle persone che io credo debbano essere difese da una retribuzione ragionevole”, ha detto, precisando di non voler entrare in merito ai livelli da fissare. La valutazione va fatta “da coloro che sono deputati a farlo”.

Per quanto riguarda il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – visto che da giorni si discute sulle modifiche agli obiettivi della quarta rata – il governatore ha sottolineato come “ci possono essere delle discussioni con la Commissione Ue, che però ha un ruolo utile di verifica”. Un tema che, secondo Visco, non va sottovalutato “visto che genera un effetto positivo sul Pil del nostro Paese”.

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