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Banco Bpm, utili in crescita oltre il consensus. Aletti Gestielle passa a Anima per 700 milioni

Il gruppo bancario ha pubblicato la prima semestrale dopo la piena integrazione tra Bpm e Banco Popolare, superando il consensus. Balzo dei proventi operativi “core”, in calo gli oneri operativi. Forte ridimensionamento dei crediti deteriorati (-2 miliardi da fine 2016). Con la dismissione il Cet1 sale all’11,31%

Banco Bpm, utili in crescita oltre il consensus. Aletti Gestielle passa a Anima per 700 milioni

Banco Bpm chiude la semestrale 2017, la prima dopo la piena operatività della fusione tra Bpm e Banco Popolare, con un utile netto di 94 milioni (127 a livello adjusted), superiore al consensus, e annuncia la chiusura dell’accordo per la cessione ad Anima di Aletti Gestielle, con una plusvalenza lorda di circa 700 milioni. L’utile è stato trainato dall’aumento dei proventi operativi core (conti correnti e depositi) in crescita del 5,5% a 2,1 miliardi.

Questi i dati di maggiore spicco tra quelli annunciati dal gruppo bancario: il risultato della gestione operativa è in crescita del 10,2%, anno su anno, a quota 854 milioni e gli oneri operativi segnano un calo del 5,5% fermandosi a 1,52 miliardi. I crediti deteriorati netti sono in calo di 2,9 miliardi su base annua e di 2 miliardi rispetto a fine 2016. L’incidenza sul totale degli impieghi risulta in calo di 200 punti base, dal 15 al 13 per cento. La liquidità sale alle stelle con attività stanziabili libere per 20 miliardi.

Sono questi i numeri più significativi fra quelli resi noti dal gruppo bancario guidato dall’Ad Giuseppe Castagna e dal presidente Carlo Fratta Pasini. 

Il margine di interesse – prosegue il comunicato diffuso dal gruppo – si attesta a € 1.060,0 milioni rispetto ai € 1.094,3 milioni del dato aggregato al 30 giugno 2016 registrando una flessione del 3,1% e del 7,5% su basi omogenee (escludendo il contributo delle componenti straordinarie e l’impatto dei “reversal effects” della PPA). Il calo annuale, spiega il management, è principalmente imputabile ai minori contributi forniti dal portafoglio titoli (-€ 55 milioni rispetto al dato del primo semestre 2016) conseguente alla valutazione al fair value (nell’ambito della PPA) dei titoli di debito che la ex Banca Popolare di Milano deteneva nel portafoglio delle attività disponibili per la vendita. Il margine di interesse su basi omogenee evidenzia anche nel secondo trimestre un incremento (+1,2%) grazie alla crescita sia del margine commerciale sia di quello finanziario. 

Sono i proventi operativi “core” a trainare l’utile del gruppo , con un balzo del 5,6% a 2,1 miliardi rispetto al dato aggregato del
primo semestre 2016.

Il risultato delle società partecipate, valutate con il metodo del patrimonio netto, è positivo per € 81,9 milioni, in crescita rispetto ai € 77,4 milioni rilevati nel primo semestre dello scorso esercizio.

Venendo alle commissioni nette ammontano a € 1.090,7 milioni e sono in crescita del 15,7% rispetto ai € 942,7 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La crescita è imputabile al comparto dei servizi di intermediazione, gestione e consulenza, che salgono di € 164,9 milioni in valore assoluto rispetto al dato aggregato del primo semestre 2016, grazie essenzialmente alla crescita dei prodotti di risparmio ed a quella delle gestioni patrimoniali.

In calo le spese: quelle per il personale scendono del 4,8% a quota 917,1 milioni (incluso anche l’onere per gli accantonamenti al fondo esuberi nel secondo trimestre) grazie principalmente alla riduzione dell’organico di 362 unità rispetto a fine 2016.Le altre spese amministrative ammontano a € 498,7 milioni con un decremento del 9,2% rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio.

La cessione ad Anima Holding di Aletti Gestielle, come si è detto, sarà pagata interamente per cassa al closing. La cessione porta il Cet1 all’11,31%. Il valore definito tra le parti è di 700 milioni  incrementato di un importo da pagarsi in via dilazionata a 180 giorni dal closing pari al patrimonio netto in eccesso e agli utili di periodo maturati fino al closing, stimati indicativamente in circa complessivi euro 250 milioni”.

Banco Bpm e Anima hanno inoltre gettato le premesse per “l’avvio di un progetto di ulteriore possibile ampliamento del perimetro della
partnership attraverso il trasferimento al gruppo ANIMA delle attività di gestione in delega in ambito assicurativo attualmente svolte da parte di Banca Aletti per conto di alcune joint venture assicurative di cui Banco BPM è attualmente parte (il “Trasferimento delle Attività di Gestione in Delega”).

Il progetto, oggetto di ulteriore negoziazione, qualora eseguito, apporterebbe comunque al gruppo ANIMA (tramite Aletti SGR) “circa 11 miliardi di euro di deleghe ed è stato ad oggi valorizzato in via indicativa in un importo pari ad ulteriori 150 milioni di euro”.

L’accordo raggiunto prevede che la partnership strategica tra Banco BPM e ANIMA e i relativi accordi commerciali di distribuzione di prodotti siano applicabili su tutto il perimetro del Gruppo Banco BPM per una durata di 20 anni dal closing.

Durante l’intera giornata il consensus positivo sui conti semestrali, pubblicati a Borsa chiusa, ha spinto il titolo del gruppo bancario in testa al Fitse Mib con una chiusura in rialzo del 2,39% a 3,26 euro

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