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Banche e petrolio fanno rimbalzare le Borse

L’operazione Unipol fa decollare Bper, che a metà seduta guadagna più del 7% ed è il miglior titolo del Ftse Mib, trainato anche dalle altre banche e dai petroliferi – Risale anche l’euro sul dollaro

Banche e petrolio fanno rimbalzare le Borse

Si avviano ad una chiusura positiva le Borse europee, che rimbalzano dopo le perdite di giovedì. Avanza Milano, recuperando un punto dei due perduti nella vigilia, poco sopra 21.800. In terreno positivo Francoforte (+0,4%) e Parigi (+0,7%). Meglio la periferia: Madrid +0,9%, Atene +2% dopo le buone notizie di questa notte. Dopo otto anni è finita l’era della Troika: l’accordo con la Ue prevede l’estensione delle scadenze greche dei rimborsi di dieci anni su 97 miliardi di prestiti relativi al secondo intervento di salvataggio.

Dall’indice Pmi dell’Eurozona sono emerse luci e ombre. Nonostante il dato di giugno sia stato in ripresa rispetto a maggio e migliore delle attese, l’indagine rivela che resta forte il rischio di un rallentamento nella seconda metà dell’anno L’indice Pmi composito dell’Eurozona preliminare di giugno, elaborato da Ihs Markit, si è attestato a 54,8 punti, in ripresa rispetto ai 54,1 di maggio ma quello manifatturiero è però sceso a 55 punti dai 55,5 di maggio.

Scende a 2,68% il rendimento del decennale italiano, da 2,71% di ieri; risale a 0,35% quello tedesco. Tutto a vantaggio dello spread BTP/Bund, in recupero a 231 punti base dai 241 dello scivolone di ieri.

Lo spread decennale Grecia/Germania si riduce di 25 punti base (367) per un rendimento del titolo governativo emesso da Atene del 4%. Più pronunciata la discesa sulla scadenza a cinque anni: -50 punti base a 320, rendimento 2,90%. La notizia che fa più scalpore è che il differenziale Italia/Grecia sulla scadenza decennale scende a 136 punti base, il livello più basso dal 2009. A fine marzo era a 250 punti base.

Risale l’euro sul dollaro a 1,166, +0,5%.

Il petrolio Brent in rialzo dell’1,3% a 73,9 dollari il barile. Pochi istanti fa è terminato a Vienna il vertici bilaterale tra Arabia Saudita ed Iran: l’assemblea plenaria dell’Opec non si era aperta proprio per lasciare spazio a questo ultimi tentativo di accordo. Al termine dell’incontro, il ministro dell’Iran, lo stesso che stanotte aveva abbandonato polemicamente i lavori preparatori, ha detto che ci sono buone possibilità di trovare un accordo sulla produzione attorno ad un aumento di un milione di barili.

Eni +1%, Saipem +3%, Tenaris +2% dopo aver riavviato la produzione in un suo impianto in Texas, fermato tre anni fa in quanto non c’era domanda.

In Piazza Affari Bper Banca (+7,4%) al top del listino: Unipol (+1,2%) ha annunciato ieri sera l’intenzione di acquistare il 5,2% della banca ad un premio di circa il 6% sui prezzi di ieri. Il gruppo finanziario bolognese, che attraverso UnipolSai (+1,5%) già detiene il 9,87%, valuterà nei prossimi mesi la possibilità di salire al 19,9% “ma non è intenzionata a esercitare il controllo dell’istituto modenese”. In un comunicato, il gruppo assicurativo bolognese precisa che nei prossimi sei mesi, Unipol “valuterà l’eventuale ulteriore incremento della propria partecipazione in Bper anche alla luce di quelli che saranno i piani e le prospettive di sviluppo della banca e le condizioni generali del mercato”.

Sale anche Banco Bpm (+3,2%): Credit Suisse ha avviato la copertura con il giudizio Buy. Ubi Banca +2,4%.

Tim (+0,7%) sempre al centro di polemiche. Nel corso del consiglio di amministrazione di lunedì, i consiglieri indipendenti chiederanno ragione delle accuse, a loro rivolte, dall’amministratore delegato Amos Genish.

Diasorin (+5,8%) la migliore tra le Mid Cap dopo che KeplerCheuvreux ha alzato il giudizio.
Bene anche Astaldi (+2,5%), che si è aggiudicata tre nuovi contratti di costruzione per complessivi 243 milioni di euro per progetti in Italia, Polonia, Svezia e Messico.

Vola anche As Roma (+7,6%).

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