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Banca Marche, ultime notizie: i finanziamenti nel mirino dei Pm

Sotto inchiesta una sessantina di operazioni condotte fra il 2007 e il 2012 – Chiuse le indagini su 18 persone – Sei i capi d’imputazione – Fra gli indagati anche l’ex direttore generale Massimo Bianconi

Banca Marche, ultime notizie: i finanziamenti nel mirino dei Pm

Dall’inchiesta sulla vecchia Banca Marche arrivano nuove notizie giudiziarie. Nel mirino della Procura di Ancona ci sono in tutto una sessantina di operazioni condotte insieme alla controllata Medioleasing fra il 2007 e il 2012, che avrebbero portato al crac da 920 milioni dell’istituto, dichiarato insolvente nel marzo 2016.

Oltre la metà di queste operazioni (32) riguardano prestiti o proroghe di finanziamenti concessi da Banca Marche a società del Gruppo edile Lanari per realizzare progetti immobiliari. In particolare, sei crediti sarebbero andati a “La Fortezza”, fallita nel febbraio 2015, addirittura 21 a “La Città Ideale”, fallita nell’aprile 2016, e altri cinque alla “Immobiliare Elle”, fallita a marzo 2016.

Insomma, secondo l’accusa, a distruggere il patrimonio di Banca Marche sarebbero state “operazioni dolose” realizzate con “abuso di poteri e violazione di doveri” per “conseguire un ingiusto profitto a danno della società”, in una “strategia aziendale tesa a favorire un particolare segmento di clientela prevalentemente legata a rapporti personali, e in alcuni casi economici, con il direttore generale Massimo Bianconi”.

Alla scadenza, in molti casi, i finanziamenti venivano prorogati o estinti, con la concessione di nuovi fondi per evitare segnalazioni della posizione debitoria, che non veniva riclassificata per “l’aggravamento degli indicatori negativi”. Il tutto mentre il collegio sindacale di Banca Marche avrebbe omesso di “esercitare i poteri di vigilanza e di controllo”.

Intanto, i pm hanno chiuso le indagini su 18 persone tra ex dirigenti di Banca Marche e Medioleasing, componenti del vecchio cda fino al 2012, del collegio sindacale e altri funzionari. In tutto, sono sei i capi d’imputazione contestati a vario titolo, fra cui bancarotta fraudolenta e ostacolo alla vigilanza (sia su Banca Marche sia su Medioleasing) e falso in prospetto in relazione alle notizie circa la situazione patrimoniale della Banca inserite nel prospetto informativo redatto in occasione dell’aumento di capitale del febbraio 2012.

Tra gli indagati figurano anche l’ex direttore generale di Banca Marche Massimo Bianconi, gli ex presidenti Giuseppe Michele Ambrosini e Lauro Costa, l’ex vicepresidente Tonino Perini e l’ex capo area crediti Massimo Battistelli.

LA LISTA DEGLI INDAGATI

Ecco la lista completa dei 18 indagati e gli incarichi ricoperti al momento delle contestazioni: Giuseppe Michele Ambrosini (presidente di Banca Marche), Paolo Arcangeletti (dirigente di Banca Marche), Giuseppe Barchiesi (dg Medioleasing), Massimo Battistelli (capo area crediti Banca Marche), Giuliano Bianchi (cda Banca Marche), Massimo Bianconi (ex direttore generale), Bruno Brusciotti (cda Banca Marche), Leonardo Cavicchia (vice dg Banca Marche e cda Medioleasing), Lauro Costa (presidente Banca Marche), Daniele Cuicchi (capo servizio commerciale Medioleasing), Franco D’Angelo (cda Banca Marche e presidente del collegio sindacale Medioleasing), Claudio Dell’Aquila (vice dg Banca Marche e membro cda Mediolesing), Stefano Gioacchini (ingegnere nucleo tecnico Medioleasing), Giuseppe Paci (capo concessione crediti Banca Marche), Tonino Perini (vice presidente Banca Marche), Marco Pierluca (cda Banca Marche e Medioleasing), Piero Valentini (presidente collegio sindacale Banca Marche), Stefano Vallesi (vice direttore generale Banca Marche e membro cda Medioleasing).

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