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Asta Bot ok ma tassi in salita. Piazza Affari resta debole

Il Tesoro ha collocato tutti gli 8 miliardi di Bot a 6 mesi – Ma, a differenza di quanto avvenuto ieri con i Ctz, non c’è stato il record: il rendimento medio si è attestato sopra il minimo storico, registrato a fine aprile – Intanto a Piazza Affari, come sugli altri listini europei, continua la fase di realizzi, anche se le banche sono in ripresa – Giù Fiat

Asta Bot ok ma tassi in salita. Piazza Affari resta debole

OK ASTA BOT, MA A TASSI IN SALITA.
BANCHE IN RIPRESA,  DEBOLE PIAZZA AFFARI
PEUGEOT FRENA FIAT

Il Tesoro ha collocato sul mercato tutti gli 8 miliardi di Bot a 6 mesi. Ma, a differenza di quanto avvenuto con i Ctz, non c’è stato il record storico: il rendimento medio si situa allo 0,538%, sopra il minimo storico dello 0,503% registrato a fine aprile. Aumenta invece il rapporto di copertura a 1,58 da 1,40 precedente.

Il Btp decennale, in asta domani assieme al 5 anni, è scambiato a un rendimento del 4,09% con spread a 257, in allargamento di 5 punti base.

E’ partita all’insegna dei realizzi la giornata di Piazza Affari e delle principali Borse europee. L’indice FtseMib ora perde lo 0,42% a quota 17.445.

A guidare le vendite è il timore che la forza della ripresa economica in Usa possa spingere la Fed a frenare nella politica di stimoli all’economia, riducendo il piano di acquisto di bond.

Londra scende dell’1,27% circa, Francoforte cede l’1,07%, Parigi 1,08%. Madrid lascia sul terreno lo 0,31%.

In recupero le banche che, dopo un avvio in netto ribasso, hanno fortemente diminuito le perdite e in alcuni casi sono positive. Fra i titoli che guadagnano figurano Unicredit +0,88%, Banco Popolare +1,2% e MontePaschi +0,6%. Restano negativi Intesa -0,5% e Pop.Milano 1,19%.

Pesa in Europa il downgrade di Ubs: i peggiori: SocGen ha tagliato il rating a sell da hold.

Fra le assicurazioni, Generali perde lo 0,34%. Fondiaria-Sai sale dell0,38%.

Arretrano Fiat -0,26% e Fiat Industrial-1,43%. A Parigi, cade del 4,6% Peugeot sulle indiscrezioni di stampa di un aumento di capitale allo studio.

Fra gli altri titoli industriali, Finmeccanica è in ribasso dello 0,98% dopo la decisione del governo di rinviare la nomina del presidente. StM scende del 2,5%. Buzzi dopo il balzo di martedì perde l’1,52%.

Telecom Italia scende dello 0,54% alla vigilia del cda che dovrebbe approvare lo scorporo della rete.

Fra le utility, brilla A2A, in rialzo dell’1%. Enel sale dello 0,27%.

Con il petrolio in calo (Brent a 103,9 dollari/barile, -0,3%), Eni scende dell’1,08%.

Sono in netto calo i titoli del lusso: Tod’s perde il 2,17%, Luxottica -1,67%, Ferragamo -0,52%.

Fra le mid cap, si mettono in evidenza con significativi rialzi Falck Renewables +2,8% ed Ei Towers +1,8%.

Tempo di grandi manovre per Rcs +2,11%. Oggi, in vista dell’assemblea, il cda farà il punto sulla situazione: Diego Della Valle, sembra, sarebbe disposto ad accantonare l’azione legale e a non ostacolare l’approvazione dell’aumento di capitale anche alla luce della modifica dell’accordo con le banche che prevede nuove linee di finanziamento per 600 milioni di euro, spread medio rivisto al ribasso dagli iniziali 610 punti base a 450-470 punti base, rata da rimborsare dopo l’aumento di capitale di 150 milioni. Si attende a giorni l’offerta della concessionaria Visibilia di Daniela Santanchè per rilevare le 10 testate periodiche che Rcs ha messo in vendita.

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