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Agricoltura, il PNRR un’occasione da non sprecare

Nuovi bandi per integrare produzioni, sostenibilitá e infrastrutture. Una speranza.

Agricoltura, il PNRR un’occasione da non sprecare

Soldi da non sprecare per mettere in  piedi un sistema che fa bene all’economia. Partendo dal miliardo e 200 milioni del Fondo completare per i contratti di filiera, l’Italia spera di riunire in un unico percorso innovazione e sostenibilitá. Il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli si è impegnato in Parlamento a non deludere le aspettative non solo degli agricoltori più direttamente interessati, ma di una lunga catena del valore. La velocità con la quale le organizzazioni agricole stanno evidenziando i danni dai cambiamenti climatici sono il termometro delle necessità. Il leit motiv delle risorse del Pnrr si ascolta ormai in ogni sede. Nell’ agroalimentare stiamo orientando con complementarietà un percorso di sostenibilità e innovazione al fine di alzare la qualità e la competitività dei nostri prodotti agroalimentari, ha detto Patuanelli.  

Il governo andrà  avanti con bandi pubblici almeno fino al 2023 accompagnati da contratti di filiera e di distretto. Il Paese è notoriamente indietro con le infrastrutture e per la logistica si sosterranno operazioni industriali per aiutare lo stoccaggio della materie prime e l’export. Stazioni, porti, viabilità saranno centrali nella pianificazione, con miliardi da impegnare in gestione a vari Ministeri. Ma bisognerà vedere da vicino quanto la Pubblica amministrazione saprà stare dalla parte di chi vuole spingere e non di chi ostacola. Come ci auguriamo accadrà per i prossimi finanziamenti a progetti che abbattono le emissioni di gas e riducono fertilizzanti fitofarmaci e chimici.  Le tappe europee verso una nuova economia sono state condivise non senza polemiche e battute d’arresto. Ma i soldi che stanno arrivando non sono a rendita zero.

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