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Contributi Inps: aumentano per artigiani e commercianti

Da gennaio le aliquote salgono al 22,65% per gli artigiani e al 22,74% per i commercianti, ma possono anche scendere o aumentare ancora a seconda dell’età e del reddito.

Contributi Inps: aumentano per artigiani e commercianti

Cambiano i livelli di contribuzione dovuti da artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’Inps. Per il 2015 le aliquote salgono rispettivamente al 22,65% e al 22,74% (fino alla fine del 2018 i commercianti pagano lo 0,09% in più degli artigiani come contributo “ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività”). In futuro, per entrambe le categorie arriveranno ulteriori rincari dello 0,45% ogni anno fino a raggiungere il 24% nel 2018. Lo ha comunicato l’Istituto di previdenza nella circolare 26 pubblicata ieri, ricordando che gli aumenti erano stati stabiliti dal decreto Salva Italia varato dal governo Monti a fine 2011.

GIOVANI COLLABORATORI 

Per i giovani collaboratori è prevista una riduzione contributiva al 19,65 % (artigiani) e 19,74% (commercianti) applicabile fino a tutto il mese in cui il lavoratore compie i 21 anni.

65ENNI GIA’ PENSIONATI 

Resta in vigore anche la riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dai commercianti con più di sessantacinque anni di età e già pensionati Inps.

MINIMALE DI REDDITO

In generale, il contributo per l’anno 2015 è dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa prodotti nel 2014 (ma riferiti a ogni singolo soggetto operante nell’azienda e non all’impresa stessa) per la quota eccedente il minimale di 15.548,00 euro annui e fino al limite della prima fascia retributiva, nel 2015 pari a 46.123,00 euro l’anno. 

IL LIMITE DELLA PRIMA FASCIA RETRIBUTIVA

Per chi ha un reddito che supera il limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile (che per quest’anno, come detto, è pari a 46.123,00 euro), l’aliquota sale di un punto percentuale, al 23,65% per gli artigiani e al 23,74% per i commercianti. 

MASSIMALE IMPONIBILE DI REDDITO ANNUO

I contributi non sono più dovuti una volta superato il massimale imponibile di reddito annuo, che per il 2015 è pari a 76.872,00 euro per chi aveva già versato contributi il 31 dicembre 1995 e a 100.324,00 euro per chi ha iniziato a versarli dal primo gennaio 1996 in poi.

MODALITA’ E SCADENZE DEI PAGAMENTI

I contributi devono essere versati mediante i modelli F24 entro le seguenti scadenze:

– per il pagamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito le date sono 18 maggio, 20 agosto, 16 novembre 2015 e 16 febbraio 2016; 

– per i contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale i termini sono quelli previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche a titolo di saldo 2014, primo acconto 2015 e secondo acconto 2015.

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