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Wall Street colleziona record ma non contagia Piazza Affari

Anche oggi tutti gli indici della Borsa americana hanno segnato nuovi record – Deboli invece le Borse europee anche per la chiusura di Francoforte – A Milano brillano Atlantia, Yoox e Moncler – Prese di beneficio su Ferragamo, Ubi, Enel e Terna

La corsa senza fine di Wall Street non basta oggi a incoraggiare il Ftse Mib fino a invertire la rotta. Piazza Affari si ferma in calo dello 0,12%, 22.784 punti, con il lusso agli estremi del listino. Il titolo peggiore è Ferragamo, -3,33%, a causa del declassamento di Exane Bnp Paribas. Sulla sponda opposta Yoox, +1,43% e Moncler, +1,31%. Blue chip migliore di giornata è Atlantia, +1,91%, grazie a una schiarita nelle prospettive per l’opa su Abertis. ll ministro dell’economia spagnolo, Luis de Guindos, ha assicurato che nella partita per il controllo di Abertis il governo manterrà un atteggiamento neutrale.

Poco mossi, ma positivi, gli altri listini europei, privi di Francoforte, chiusa per la festa della riunificazione. Madrid ritrova la parità, +0,02%, dopo le tensioni per il referendum catalano. Meglio Londra +0,39% e Parigi +0,32%.

I principali listini di New York si muovono verso un’altra chiusura record.  A livello settoriale sono soprattutto le materie prime e le telecomunicazioni a prendere il largo. Mentre il settore auto viaggia a velocità diverse, con General Motors e Ford spinte dai dati sulle immatricolazioni di settembre e Fca in lieve calo, con le immatricolazioni scese del 10%, contro il 10,9% atteso. (Simile la chiusura di Fiat a Milano, -0,26%). Sotto pressione Tesla, con gli analisti di Goldam che prevedono un calo nei prossimi mesi fino al 39% e consigliano di vendere. Fra i punti deboli ci sarebbe una produzione del Model 3 a un passo più lento delle stime. 

Sul fronte monetario l’euro recupera leggermente sul dollaro, dopo essere scivolato ieri sotto 1,17, il cambio si porta a 1.175. Piatto il petrolio: Brent 55,9 dollari al barile. Modesto recupero per l’oro, +0,28%, 1273,81dollari l’oncia.

Seduta debole per l’obbligazionario, con il rendimento del decennale italiano al 2,23% e lo spread con il Bund a 175.70 punti base (-0,06%). L’onda lunga del referendum di domenica sull’indipendenza della Catalogna, dichiarato illegale da Madrid, e dell’intervento della polizia spagnola contro seggi e votanti continua ad appesantire il tono del mercato, senza tuttavia innescare una vera e propria correzione della periferia. Lo spread Spagna Germania si conferma ai massimi dall’inizio dell’estate. 

In Piazza Affari si segnala ancora la buona performance di Ferrari +0,94%, a ruota Exor, +1,01%. Recupera Saipem, +1,16%, dopo le vendite della vigilia. In rosso le utility, con Enel -1,17  e Terna -1,13%. Fra le banche perde quota Ubi, -1,14%, dopo i guadagni di ieri. Giù Buzzi -1,08%. 

Fuori dal listino principale prosegue l’esuberanza di Biancamano, +30,68%. Pioggia di acquisti sulla Centrale del latte d’Italia, +19,68, in seguito all’annuncio della partnership strategica con il gruppo Alibaba, leader mondiale nel commercio online e mobile, per la vendita di latte intero a lunga conservazione sul mercato cinese. Si affievolisce la luce di Gima Tt, +0,39%, ma non si spegne, dopo il debutto brillante di ieri. Domani esordisce di nuovo sul mercato Pirelli.

Intanto Borsa Italiana lancia la vetrina Italian Listed Brands, un paniere di cui fanno parte 22 società quotate selezionate. A partire da tale lista, verrà creato un nuovo indice dedicato da FTSE Russell nell’ambito della copertura del mercato italiano. Le prescelte sono: Autogrill, Brembo, Brunello Cucinelli, Campari, Damiani, De’ Longhi, Fila, Ferrari, Fiat Chrysler Automobiles, Geox, Luxottica, Moncler, OVS, Piaggio, Pininfarina, Piquadro, Pirelli & C., Safilo, Salvatore Ferragamo, Technogym, Tod’s, Yoox Net-A-Porter.

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